Presentato il progetto di costruzione della scuola media a Mozzecane: “Investiamo nel futuro dei nostri giovani e della nostra società” .
Inizieranno nelle prossime settimane i lavori per la costruzione della scuola media di Mozzecane, la prima per questo territorio. Si tratta di un “Progetto dai molteplici significati”, come sottolinea Tomas Piccinini, consigliere regionale di Veneta Autonomia, “che chiude un percorso che ha preso il via nel 2004: in questo modo, le famiglie residenti sanno di avere sul territorio i plessi necessari ai loro ragazzi sino al raggiungimento dell’età della scuola superiore.
Questo significa dare risposte concrete alle richieste di servizi essenziali di un territorio protagonista di una crescita demografica che dal 2004 ad oggi ha visto raddoppiare il numero di residenti, che attualmente superano gli 8 mila, con una previsione che negli anni futuri porta l’asticella agli 11 mila. Un incremento di popolazione scolastica che doveva trovare la risposta adeguata con scuole e spazi idonei alle esigenze della moderna didattica. Penso di poter dire che ci siamo riusciti e grazie anche al supporto anche economico in primis proprio della Regione”.
“Scelta coraggiosa per attrarre le famiglie”.
“Il sindaco Mauro Martelli ha ricordato il percorso compiuto dal 2004 ad oggi e le scelte progettuali che caratterizzeranno la nuova scuola”, riferisce Piccinini, “inclusa l’installazione del sistema di ventilazione controllata, perché il Covid ci ha insegnato, semmai ce ne fosse bisogno, l’importanza della salubrità degli ambienti’”.
“Un intervento richiamato sia dal vicepresidente Elisa De Berti che dall’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan“, continua il consigliere regionale. “Avere a che fare con amministrazioni che hanno le idee chiare e sanno come muoversi facilita anche il nostro lavoro di programmazione regionale“, ha detto De Berti; mentre Donazzan ha fatto i complimenti “per aver voluto puntare sulla scuola, con una scelta coraggiosa che serve ad attrarre famiglie e a favorire la natalità, che è il più grande problema della nostra società”.