Morto l’archeologo veronese che trovó le tracce della preistoria in Lessinia

Morto l’archeologo veronese che trovó le tracce della preistoria in Lessinia.

L’archeologo veronese Franco Mezzena che trovó le tracce della preistoria in Lessinia, è morto improvvisamente. Aveva 84 anni. È celebre per aver scoperto l’importante sito megalitico di San Martin de Corleans, ad Aosta. La sua passione per l’archeologia lo portò a iniziare il percorso al Museo di Verona, prima di proseguire gli studi nelle università di Padova e Modena.

Le sue ambizioni accademiche furono interrotte dal servizio militare. Ironia della sorte, fu proprio ad Aosta, durante il suo servizio, che ebbe l’opportunità di scoprire uno scavo di notevole interesse. Questo incontro fortuito trasformò radicalmente il suo destino. Mezzena ricevette numerosi riconoscimenti per il suo impegno e la sua dedizione all’archeologia, con particolari successi nelle ricerche in Lessinia, Sicilia e Gargano.

Il post sui social di Archeologia Viva.

Addio Franco. Stanotte di domenica 15 settembre 2024 è deceduto Franco Mezzena, l’archeologo scopritore dell’imponente sito megalitico di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta. Se n’è andato un intero pezzo di memoria storica aostana e nazionale. Collaboratore di Archeologia Viva, ricordiamo uno dei suoi primi articoli sulla rivista dei primi anni Ottanta. Il film con l’ultima intervista curata da Giorgio Murru, “L’archeologia raccontata con il sorriso”, regia di Nicola Castangia e Andrea Fenu, aveva vinto al Firenze Archeofilm di quest’anno. Bravissimo, semplice e, appunto, sempre sorridente. Addio Franco! P.P.”.

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