Ragioniere o Geometra? Due classici percorsi scolastici a confronto

Il ragioniere e il geometra sono le due classiche professioni che, in un modo o nell’altro, non smetteranno mai di esistere. Vuoi perché c’è continua richiesta nel mondo del mercato, vuoi perché nei comuni, negli enti pubblici e in molti uffici si rivelano professioni essenziali.

La differenza tra le due, però, è netta e facilmente distinguibile. Il primo, diplomato alla scuola di ragioneria, “si occupa della rilevazione dei fenomeni aziendali e della loro traduzione in scritture contabili, allo scopo di fornire alle direzioni delle aziende o ad altri soggetti interessati le informazioni necessarie per esercitare le funzioni di controllo e di decisione” (fonte Wikipedia). Il secondo, invece, è quel professionista che “misura, valuta e progetta opere pubbliche o private di modesta entità”, può inoltre fare stime sulle proprietà private e non, sui terreni e si occupa anche della direzione e messa in sicurezza di cantieri, operando nel settore urbanistico.

Per entrambi il percorso di studi classici prevede un quinquennio di approfondimento composto da due anni standard più tre di specializzazione, ma esistono corsi anche per chi non ha mai terminato la scuola superiore. Tali corsi permettono di conseguire il diploma di geometra o ragioneria nella modalità di studio a distanza, tramite piattaforme di e-learning, con tutti i vantaggi del caso: maggiore disponibilità di tempo, grazie alla gestione delle lezioni in piena autonomia e conciliabili con le attività quotidiane quali lavoro, hobby e tempo libero; un tutor personale che seguirà lo studente dall’inizio alla fine calibrando le lezioni alle sue necessità; un risparmi anche economico dato dal taglio di inutili spostamenti casa/scuola e viceversa.

I prezzi del diploma in un anno variano tra i 1.500 e i 3.000 euro, con il grande vantaggio di risparmiare quattro anni di studi e iniziare subito a guadagnare grazie al titolo ottenuto. Lo stipendio medio di un ragioniere contabile va da un minimo di 1.500€ mensili fino anche a 3.000€ a seconda dell’esperienza e dell’azienda per la quale si lavora. Per quanto riguarda il geometra, invece, andiamo dai 21.000€ l’anno fino anche a 35.000€ per quelli con maggiore esperienza.

Le offerte di lavoro, inutile dirlo, sono numerose e sempre disponibili. Si va dai classici concorsi per mansioni in uffici ed enti pubblici e statali fino alle offerte per aziende private. È pur vero, però, che la maggior parte dei geometri e dei ragionieri sceglie di lavorare come libero professionista aprendo una propria azienda di servizi. Questo fa lievitare decisamente le entrate annuali, soprattutto per gli studi molto avviati in contesti a bassa concorrenza.

I dati Istat sull’occupazione dei Geometri, ad esempio, ci dicono che il 53,7% dei diplomati lavora, il 17,4% prosegue gli studi e il 25,3% non lavora. Una minima parte, invece, ha altre condizioni non rientranti nelle prime tre. I dati per il ragioniere sono molto simili, e variano di qualche punto percentuale, confermando la similitudine tra i due percorsi di studi. Le due professioni fanno riferimento ognuna alla propria Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza sociale, una a favore dei Ragionieri e Periti Commerciali, l’altra a favore dei Geometri liberi professionisti, entrambe istituite nel 1955 e privatizzate nel 1995.

Di certo scegliere un percorso rispetto a un altro dipende da diversi fattori, tra cui la propensione per i numeri e le statistiche oppure il disegno e la tecnica. Quando Venditti cantava “la matematica non sarà mai il mio mestiere” nel famoso brano Notte prima degli esami del 1984, probabilmente si riferiva proprio a questo (e infatti scelse l’indirizzo classico). Ma se a differenza del cantautore romano la matematica è una delle materie in cui sai dare il meglio, forse l’indirizzo di ragioneria potrebbe fare al caso tuo. Se invece hai una propensione per il disegno tecnico, allora il Geometra potrebbe essere la scelta più appropriata.

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