Qualunque giovane lavoratore, agli inizi della propria carriera, punta a quella posizione così riconosciuta e prestigiosa tipica delle figure manageriali, immaginando come possa essere la sua vita, una volta raggiunto l’obiettivo.
Il punto è, di fatto, raggiungere l’obiettivo.
Diventare manager non è semplice e neanche scontato. Non ha nulla a che vedere con gli scatti e avanzamenti di carriera legati all’anzianità professionale, che caratterizzano taluni settori di attività.
Per essere manager bisogna raggiungere un livello di crescita personale e professionale molto elevato e certamente di grado superiore rispetto ai propri colleghi.
La ragione è insita nelle caratteristiche stesse legate alla figura di manager, un professionista con spiccate doti di problem solving, organizzazione del lavoro, gestione di una o più squadre di lavoro, approccio creativo ai problemi e grande apertura mentale.
Va da sé che non tutte queste doti si acquisiscono svolgendo le stesse mansioni per anni, allo stesso modo e nello stesso ambiente. Appiattirsi nella propria posizione, senza arricchire il proprio metodo con un approccio diverso, non contribuisce affatto alla crescita professionale.
Mettere il naso fuori dall’azienda, misurarsi con altre professionalità dello stesso settore di mercato o settori completamente nuovi, affiancare la formazione al lavoro, invece, può fornire gli strumenti utili a fare quello scatto di carriera a cui si ambisce tanto.
In questo senso, gli executive MBA si candidano come la formula ideale per attingere a tutte queste nozioni e competenze, in un’unica soluzione.
Si pensi, ad esempio, agli EMBA di 24ORE Business School, percorsi formativi pensati appositamente per preparare i manager di domani.
Dalla voce di direttori affermati nelle più grandi aziende nazionali, partner della scuola, si sviluppano le lezioni dell’intero percorso, con un taglio fortemente pratico e orientato alla realtà.
Gli EMBA di 24ORE Business School si differenziano da altri disponibili sul mercato proprio per questa ragione, perché tengono conto delle esigenze manageriali delle più grandi aziende e sono progettati appositamente per rispondere alle esigenze attuali del mercato lavorativo.
Spesso, infatti, si crea un gap importante tra richieste delle alte sfere aziendali e reali competenze dei manager, senza che questi ultimi si dimostrino realmente all’altezza delle aspettative dei primi.
Ecco allora che le aziende mettono sul mercato, costantemente, opportunità di carriera e posizioni manageriali libere, mentre tanti professionisti non sanno come darvi risposta.
Allo stato attuale, infatti, le aziende ricercano numerose figure manageriali, come Lean manager, E-commerce manager, Chief Technology Manager, Export Manager.
Le opportunità, dunque, si possono trovare spesso al di fuori dell’azienda per cui già si lavora, ma prima di farsi avanti è necessario avere tutte le carte in regola e affiancare all’esperienza e alle attitudini personali, una formazione adatta a dimostrare i requisiti necessari per sostenere adeguatamente il ruolo.
I benefici che ne derivano sono senza dubbio molto vantaggiosi e ripagano dei mille sacrifici, si spazia infatti da percorsi di crescita e formazione personalizzati ad auto e logistica aziendale, da retribuzione extra a premi e coperture di costi sanitari e assicurativi.
Insomma, la spesa, alla fine della fiera, vale l’impresa.