Stagione difficile per le imprese: mancano i lavoratori nei settori del turismo, commercio e dolci da ricorrenza.
In provincia di Verona rimane la difficoltà per le imprese di reperire personale. Per agosto sono previste assunzioni, prevalentemente a tempo determinato per 7.260 dipendenti nel settore del turismo, nel commercio e in quello dei dolci da ricorrenza. Sono 1.290 in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In 52 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, a luglio erano 41 su 100. E’ quanto emerge dalla consueta rilevazione mensile del Sistema informativo Excelsior delle Camere di commercio. La metà delle posizioni aperte è relativa ad imprese con meno di 50 dipendenti.
“La difficoltà nel reperire personale è stato il leit motiv di questa stagione turistica”, commenta Paolo Artelio, componente di Giunta della Camera di commercio di Verona e presidente della Destination Verona & Garda foundation. “I due anni di pandemia hanno profondamente cambiato le dinamiche del mercato del lavoro e migliaia di lavoratori dei settori più colpiti, il turismo e relativo indotto, hanno trovato occupazione in altri comparti o usufruiscono del reddito di cittadinanza. Gli imprenditori si sono rimboccati le maniche e in qualche modo sono riusciti a mantenere un elevato standard di qualità dell’offerta, ma è indubbiamente una stagione difficile”.
I profili più ricercati non richiedono alcun titolo di studio.
Un’altra importante richiesta di posizioni lavorativa proviene dall’industria alimentare: ad agosto iniziano le campagne produttive dei dolci natalizi, pandori e panettoni. Si cercano 1.060 persone, prevalentemente con contratto a tempo determinato. In totale sono 3.380 le persone ricercate per mansioni di produzione di beni o erogazioni di servizi, in questo campo la difficoltà di reperimento sale al 56%. Molto richiesti sono anche i profili relativi alle aree commerciali e di vendita, 1.110, quelli della logistica, 1.370, e quelli della progettazione, 1.000.
I profili più richiesti sono quelli senza preparazione scolastica. Nel 43% dei casi non è richiesto alcun titolo di studio, nel 28% un diploma di scuola superiore, nel 19% un diploma professionale e solo nel 9% dei casi si cerca personale laureato. Nel 18% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di
apprendistato, mentre nell’82% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).