Omicidio di Lavagno: nuovi dettagli. Ricostruiti quegli orribili attimi.
L’indagine sull’omicidio-suicidio di Vago di Lavagno ha portato alla luce nuovi dettagli inquietanti su quegli orribili attimi. Secondo le ricostruzioni più recenti, i colpi di arma da fuoco che hanno causato la morte di Alessandra Spiazzi e di suo figlio Andrea non sarebbero stati due, come si credeva inizialmente, ma tre.
Gli investigatori hanno stabilito che due dei proiettili sono stati sparati dalla donna: uno rivolto alla testa del figlio, l’altro verso se stessa, per togliersi la vita. La terza pallottola, invece, sarebbe partita accidentalmente dal marito della donna, Luciano Feltre. Sembra che Feltre abbia scoperto i corpi senza vita in cucina. Sotto shock, si sarebbe avvicinato alla moglie e, maneggiando l’arma, un colpo sarebbe partito involontariamente, colpendo la donna a uba gamba. L’autopsia in effetti pare abbia confermato che la donna era già morta al momento del terzo sparo, poiché non c’era alcuna fuoriuscita di sangue dalla ferita.