Virus nell’acqua sul Garda, si cercano le cause: “L’epatite è da escludere”.
Virus nell’acqua sul Garda, si cercano le cause: per questo lunedì 1 luglio si è tenuta una riunione all’auditorium di San Giovanni di Torri. Hanno partecipato l’amministrazione locale e tutte le personalità coinvolte nel caso dell’acquedotto contaminato dal Norovirus. Presenti erano Ags, Ulss 9 Scaligera, consiglio di Bacino, protezione Civile, polizia Locale di Verona e altri enti competenti.
Durante l’incontro, Carlo Alberto Voi, direttore generale di Azienda Gardesana Servizi, e il presidente Angelo Cresco, hanno dichiarato che per comprendere pienamente l’accaduto è necessario attendere gli esiti di tutti i campionamenti già effettuati, e di quelli che verranno eseguiti nei prossimi giorni. Hanno inoltre rivelato che martedì 25 giugno si è verificato un problema tecnico alla centrale degli impianti, fulcro dell’acquedotto di Torri. In quella occasione, l’immissione di cloro nelle acque è stata interrotta per alcune ore.
A seguito di questa scoperta, l’acquedotto di Torri è stato isolato da quelli dei paesi vicini, confinando la questione a Torri e Albisano. Grazie a ciò, è stato confermato che i paesi vicini non sono interessati dal problema e che la situazione sembra essere sotto controllo.
Sebbene manchino ancora i risultati definitivi delle analisi, la situazione sembra essersi stabilizzata. Si è in attesa del via libera da parte dell’Ulss 9 scaligera per la revoca dell’ordinanza sul divieto di potabilità dell’acqua. “L’unica certezza al momento è che si tratta effettivamente di Norovirus e non di virus più potenti come il virus dell’epatite“, come detto dalle autorità presenti all’incontro.