Inaugurati i nuovi uffici di informazione e accoglienza turistica.
“Da Caprino Veronese e San Zeno di Montagna fino a Torri del Benaco, dal lago alla montagna i turisti troveranno nei loro itinerari turistici questi tre rinnovati uffici di informazione e accoglienza turistica, che sono un esempio virtuoso di sinergia tra il mondo pubblico e quello privato. Oggi abbiamo dimostrato che è possibile connettere il territorio veronese grazie alla rete regionale degli IAT, che offre una visione completa e omogenea della promozione turistica del Veneto”. Così l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, ha accolto tutti coloro che hanno partecipato oggi ai tre appuntamenti dedicati al mondo dell’accoglienza e dell’informazione turistica.
Presenti assieme a Caner le autorità cittadine e religiose dei tre comuni veronesi, il presidente di Destination Verona & Garda Foundation, Paolo Artelio con il direttore, Luca Caputo, e gli architetti che hanno ideato il nuovo format per gli uffici di Informazione e Accoglienza Turistica del Veneto coordinati dalla Direzione Turismo.
“Gli uffici di Informazione ed Accoglienza Turistica sono da sempre un punto di riferimento necessario ed importante per i turisti che si recano a visitare le bellezze dei nostri territori. Un luogo dove i visitatori sanno di poter trovare tutte le informazioni per una visita – ha confermato il Presidente di DVG Paolo Artelio -. Ora la Fondazione può avere il compito, oltre che di coordinare, anche di gestire questi uffici del territorio, per proporci come un’unica realtà e aggiungere servizi di comunicazione e prenotazione tour, attività e alloggi. Torri è il primo IAT sul lago, con Caprino siamo in fase di definizione per la futura gestione e saremmo felici di poter aggiungere presto San Zeno di Montagna per ampliare ancora di più l’efficacia del piano strategico”.
Caprino, San Zeno di Montagna e Torri del Benaco.
Partendo da Caprino Veronese, lo IAT si trova all’interno della splendida Villa Carlotti, che è anche sede del Municipio di Caprino e ospita al primo piano il Museo Civico. Villa Carlotti era un palazzo di proprietà privata, del marchese Carlotti, da qui il nome della Villa. I Carlotti erano proprietari terrieri, provenienti in origine dal paese di Garda, che hanno fatto fortuna prestando servizio militare a favore dell’importante famiglia dei Medici di Firenze, che concesse loro il titolo di marchese dopo varie vittorie ottenute contro i turchi. Al museo, fondato nel 1980, si può vedere il Compianto sul Cristo Morto, realizzato nella prima metà del 1300, l’esempio in pietra più antico finora trovato.
A San Zeno di Montagna, lo IAT si trova in una posizione strategica, nella Contrada Ca’ Montagna, e ricorda una piccola baita.
Infine, quello di Torri del Benaco Benaco si affaccia sul parcheggio grande del borgo, a metà del lago di Garda. Esattamente di fronte all’ufficio, c’è la fermata del traghetto che attraversa il lago, tratto Torri-Maderno. I turisti che arrivano a Torri sono per lo più appassionati di montagna e di trekking. Tra i diversi percorsi quello più importante è sicuramente la passeggiata al Ponte Tibetano che si trova nel piccolo borgo di Crero. L’ufficio offre un’esperienza immersiva del territorio con visori e ospita la prima stazione di ricarica per cellulari con power bank.
Un territorio costellato di bellezze.
“Abbiamo un territorio costellato di bellezze naturalistiche e architettoniche; un vero e proprio museo a cielo aperto che lascia estasiasti anche gli stessi veneti – ha proseguito Caner -. E se questa ricchezza può essere fruibile lo è anche grazie al lavoro di Verona Garda Foundation: esempio virtuoso di offerta e gestione integrata della promozione e della commercializzazione della destinazione. La Fondazione, infatti, mettendo assieme più di 70 sindaci della provincia veronese, riesce a organizzare il turismo e l’accoglienza, leve indispensabili per raccontare tutta la ricchezza della destinazione Veneto”.
La Vicepresidente del Veneto, Elisa De Berti, presente al taglio del nastro dell’ufficio IAT di Torri del Benaco, ha infine sottolineato l’importanza della programmazione delle opere per incentivare il turismo lento e la fruizione dell’intera area del Lago di Garda.