La minaccia del pesce siluro nel lago di Garda è diventata una sfida per l’ecosistema locale: pescatori ingaggiati per il suo contenimento.
La presenza del pesce siluro nel lago di Garda da ormai quarant’anni, rappresenta una sfida crescente per l’ecosistema locale. Originario del Danubio, questo gigantesco predatore è diventato una minaccia per molte specie autoctone.
Con una lunghezza che può arrivare a due metri, il pesce siluro è stato avvistato per la prima volta nel 1988 a Peschiera, quando alcuni esemplari di circa 2 chili sono stati trovati nelle reti dei pescatori. Da allora, la sua presenza è diventata sempre più comune, e i pescatori del basso lago ne catturano molti ogni giorno.
Sebbene non rappresenti una minaccia diretta per gli esseri umani, le dimensioni raggiunte da un esemplare adulto potrebbero intimorire i bagnanti. Purtroppo, la rimozione totale di questi pesci, ormai ben adattati all’ambiente del Garda, è praticamente impossibile.
Un’alternativa potrebbe essere un programma di monitoraggio finalizzato al contenimento della popolazione di siluri. Coinvolgere i pescatori locali in azioni di contenimento, potrebbe essere una soluzione efficace. In cambio della riduzione della quantità di pesce pescato, potrebbero essere incentivati economicamente a partecipare alla gestione del problema del pesce siluro, che sta mettendo a rischio la diversità ittica del lago di Garda.