Da trentasei anni è il simbolo del Natale veronese.
Un punto fermo delle festività e della tradizione che, a maggior ragione quest’anno, non poteva mancare da piazza Bra. La Stella Cometa si è accesa ieri sera per la prima volta, portando un po’ di luce in questo 2020.
La Stella è alta 70 metri e lunga 82 con le punte che arrivano fino ai 22 metri. Per realizzarla sono state necessarie 80 tonnellate di acciaio e ben 2.500 bulloni. Come per la Tour Eiffel, anche la Stella era stata progettata per essere allestita una sola volta, nel 1984 in occasione dell’inaugurazione della Rassegna dei Presepi in Arena. Con gli anni, tuttavia, la cittadinanza l’ha fatta propria e ha continuato ad essere allestita nella piazza centrale della città, per le festività natalizie. La Stella è nel Guinness dei primati essendo l’archiscultura più grande del mondo. Da New York a Osaka, sono molte le richieste arrivate nel corso degli anni per avere la Stella ad eventi ed expo, ma la città non ha mai voluto rinunciare al suo simbolo.
“In un anno così complicato e incerto – ha detto il sindaco Sboarina -, la Stella non poteva mancare. È conosciuta in tutto il mondo, è la cartolina del Natale scaligero. È un punto fermo della nostra tradizione e quest’anno simboleggia ancor più la speranza, quella luce che tutti noi vogliamo vedere quanto prima. Sarà un Natale diverso dal solito, dovremmo rinunciare a tante belle tradizioni e abitudini, ai festeggiamenti, ma la Stella che da 36 anni accompagna le feste natalizie sarà in piazza Bra a ricordarci che anche questo momento passerà e ne arriveranno sicuramente di migliori”.
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