Si sono conclusi già in giornata i lavori per mettere in sicurezza i tetti delle torri di Castelvecchio danneggiate dal nubifragio del 23 Agosto.
In azione, dalle prime ore del mattino, la piattaforma aerea di 44 metri che ha permesso di eseguire dapprima le ispezioni per verificare le parti ammalorate, e quindi gli interventi di manutenzione vera e propria.
Oggi i lavori si sono concentrati su tre delle quattro torri di Castelvecchio, a cominciare da quella dell’Orologio, la più ammalorata perché il forte vento di fine agosto aveva spazzato via alcune tegole e ne ha rotte delle altre, rendendo la copertura instabile e insicura.
Quindi la piattaforma si è spostata sulla torre principale, ovvero quella d’ingresso al Museo. Qui il tetto ha subito danni minori, ma i coppi deteriorati sono stati sostituiti con elementi nuovi. Infine, si è intervenuti sul tetto della torre Nordest, adiacente all’Arco dei Gavi, che le verifiche hanno decretato essere quello più integro e meno danneggiato.
Per ripristinare la funzionalità delle coperture, oltre a sostituire le tegole deteriorate e quelle mancanti, si è provveduto a fissarle con una specifica schiuma autoespandente che garantisce stabilità alla copertura e la protegge dalle intemperie e dal vento.
Rimandate di qualche giorno le operazioni di verifica e di rispristino sul tetto della quarta torre, quella che domina il Circolo degli Ufficiali e che ha subito i danni maggiori. Per posizionare la piattaforma aerea ed eseguire l’intervento in sicurezza sarà infatti necessario occupare temporaneamente alcuni posti auto e parte della carreggiata su Corso Castelvecchio, modificando quindi la viabilità durante i lavori.
In programma anche la verifica di tutta la parte di copertura sulla porzione di edificio che guarda l’Adige e in particolare sulla lamiera in rame progettata da Carlo Scarpa.
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