Il recupero complessivo dell’Arsenale ha un nome. È la Politecnica Ingegneria e Architettura di Modena ad essersi aggiudicata la gara europea per la progettazione definitiva ed esecutiva del compendio.
Chiusa, in questi giorni, anche l’indagine per la bonifica ambientale di tutta l’area, intervento atteso da tanti anni. Lo studio, effettuato su 40 trincee, ha permesso di verificare tutti i possibili contaminanti di acqua e suolo.
A svelare gli esiti di bando e indagini, ieri nella corte ovest dell’Arsenale, il sindaco Federico Sboarina, insieme agli assessori alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala e ai Lavori pubblici Luca Zanotto.
Il restauro dell’Arsenale, opera da 52 milioni di euro, come previsto dal bando indetto dal Comune, sarà suddiviso in 7 lotti, ma i lavori saranno diretti da un unico soggetto, per garantire continuità ai cantieri e velocizzare l’intervento. La Politecnica quindi si occuperà della progettazione definitiva ed esecutiva così come della direzione lavori.
Il primo lotto dei lavori prevede la demolizione degli edifici non originali, la bonifica ambientale e il rifacimento delle reti tecnologiche. Si proseguirà con il recupero della Corte Ovest in cui traslocherà l’Accademia di Belle Arti. Lotto 3 per il recupero della Corte Centrale in cui si concentreranno i servizi e le funzioni destinate ai giovani, all’innovazione e alla tecnologia, all’arte e alla creatività, alla sostenibilità e all’ambiente. E poi ancora, lotto 4 per la riqualificazione della Corte est, che ospiterà il mercato urbano. La palazzina antistante diventerà uno spazio per eventi. Lotto 5 per la creazione del grande parco urbano dell’Arsenale e il recupero dei muri perimetrali. Nel lotto 6 le due palazzine parallele che affiancano la Corte centrale saranno sistemate e dedicate agli eventi, compresi quelli artistici degli studenti dell’Accademia. Infine, lotto 7 per destinare la Palazzina di Comando ad attività culturali e museali, collegata direttamente con il Museo di Castelvecchio.
Già in fase di ristrutturazione le coperture della palazzina di Comando. In ottobre partiranno i cantieri per il rifacimento di tutti gli altri tetti. A gennaio 2021 prenderà il via la demolizione delle tre palazzine della corte ovest, ossia quelle all’ingresso, non vincolate in quanto costruzioni non originali. Nel frattempo, sempre a gennaio, sarà pronta anche la progettazione definitiva dell’intero complesso e, al più tardi a marzo, inizierà la bonifica ambientale di tutta l’area.
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