Foto aeree, rilievi fotogrammetrici e mappatura degli edifici con scansione in 3D tramite droni.
Da anni il forte e la caserma Santa Caterina, al Pestrino, non vedevano un dispiegamento tecnologico tanto avanzato. Il tutto per rendere possibile la conoscenza approfondita di un’area che complessivamente misura 123 mila mq, in vista del recupero e della sua riqualificazione.
L’acquisizione di immagini e rilievi è stata realizzatada quattro droni che si sono alzati in volo sopra lo storico forte austriaco Santa Caterina e sull’adiacente caserma, ormai dismessa da anni.
E’ il primo passo, necessario per la redazione del masterplan dell’area che il Comune ha affidato all’Università di Padova. L’obiettivo è riqualificare l’intero ex complesso militare e metterlo di nuovo a disposizione della città, individuando per questi spazi, fino a oggi poco noti e poco utilizzati, nuove destinazioni d’uso. Qui, infatti, dovrebbe sorgere il polo unico di deposito del Comune di Verona, una sorta di grande spazio per gli archivi comunali, dei musei civici e per le scenografie areniane. Una soluzione che permetterà anche di abbattere i canoni di locazione che il Comune oggi paga per l’affitto degli spazi adibiti a deposito.
L’area è composta dal forte austriaco Santa Caterina, che si presenta in buono stato di conservazione e per il quale si prevede un progetto di sistemazione in grado di renderlo fruibile al turismo, e dall’ex caserma. In questa seconda parte del compendio, inutilizzata da tempo, sono presenti 22 edifici militari, destinati ad essere abbattuti per lasciare posto alle nuove strutture a servizio del Comune e della città. Il masterplan dell’area sarà pronto a novembre.
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