La Variante 29 disegna una nuova ‘città pubblica’. Metà delle 145 manifestazioni d’interesse arrivate per la rigenerazione di aree degradate della città riguardano nuovi servizi.
In verde riqualificazione ambientale
In rosso riqualificazione urbanistica
In blu riuso temporaneo
Campi sportivi, edifici scolastici, case di riposo da realizzare in spazi che sono abbandonati ormai da tempo, senza nuovo consumo di suolo. Cantieri che potrebbero partire già nel 2022 e ridare vita a più di 1 milione di metri quadri, ossia un terzo di tutti i ‘vuoti’ cittadini. E il 45% di essi sarà a servizio della collettività. Le restanti proposte riguardano per il 16% il residenziale, per il 14% il commerciale, per il 12% il direzionale, per l’8% il settore turistico-ricettivo e, infine, per il 3% il produttivo. Solo lo 0,05% ha a che fare con l’ambito agricolo.
La presentazione delle manifestazioni d’interesse è scaduta il 30 dicembre e, in 4 giorni gli uffici comunali dell’Urbanistica hanno esaminato tutte le proposte pervenute. Quattro gli ambiti di azione della Variante 29. Il primo, appunto, è la riqualificazione delle aree di degrado urbano, per il quale sono arrivate 78 proposte. Le principali riguardano l’ex carcere Campone, dove troverebbero spazio negozi e uffici per il vicino Tribunale. Ma anche Villa Pullè, l’ex Couver, la sede della Croce Verde di via del Capitel, l’ex camera di commercio Domus Mercatorum, l’ex caserma Riva di Villasanta dell’Azienda Ospedaliera, l’ex banca Cattolica di Cecchini. Ma anche la storica fabbrica Isap nell’ansa dell’Adige, l’ex Sapel di Montorio, cartiere Fedrigoni, al Nassar l’area del Paqe, l’ex Galtarossa, una parte dell’ex Tieberghien, l’ex Croce Rossa Italiana, l’ex Bendazzoli in Borgo Venezia, l’ex centrale del latte. Così come molti capannoni dismessi che potrebbero diventare locali per eventi e pubblici spettacoli, edifici per spesa-drive in, spazi di coworking e startup, social housing, RSA, poli direzionali o scolastici, spazi per aree gioco e sport.
Il secondo ambito riguarda invece la riqualificazione ambientale con demolizioni integrali di opere incongrue o di elementi di degrado: 11 le proposte arrivate, quasi tutte per capannoni dismessi industriali o agricoli anche fuori dal contesto cittadino. Il terzo ambito permette il riuso temporaneo di immobili esistenti dismessi o inutilizzati: 3 le manifestazioni d’interesse pervenute, una per la galleria d’arte di Deiorio, un’altra per trasformare un capannone della Zai in birreria e palestra verticale, l’ultima per un lotto in zona produttiva alla Bassona. Infine 53 privati cittadini hanno sfruttato il quarto ambito per segnalazioni finalizzate alla mappatura di episodi, fenomeni e ambiti di degrado.
Anche i comitati cittadini hanno presentato delle manifestazioni, tra tutti il comitato fossi di Montorio per l’ex Sapel e per la chiesetta di Santa Maria della Rotonda e il comitato ‘Un parco per la città’ per una proposta sull’ex cava Speziala.
Si tratta questa di una prima fase ricognitiva. L’iter per la nuova Variante 29 prevede ora il passaggio in Giunta, nelle Circoscrizioni comunali e in Commissione Terza, per approdare in Consiglio comunale entro l’estate. Dopo l’adozione della Variante scatterà il periodo per la presentazione delle osservazioni ed entro fine anno potrà essere approvata la versione definitiva. Questo potrebbe portare all’avvio dei primi cantieri già ad inizio 2022.
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