Il ristorante Maffei di Verona ospita le “Trattorie d’Italia”: cene a quattro mani tra sapori locali e libere reinterpretazioni.
A Verona la tradizione culinaria italiana si fonde nelle sue mille sfumature regionali: si chiama Trattorie d’Italia il nuovo progetto che, a partire dal 28 novembre, vedrà gli chef dei migliori ristoranti del Paese entrare nelle cucine del ristorante Maffei– storica insegna di piazza delle Erbe- per una serie di cene a quattro mani che condurranno in un vero e proprio viaggio gastronomico lungo tutta la penisola.
Il progetto è ideato da Luca Gambaretto- giovane Ceo del gruppo Do it better- e avrà come denominatore comune la passione e l’artigianalità tramandate per generazioni. “L’idea”, spiega Gambaretto, “è quella di organizzare serate uniche nel loro genere, ospitando gli chef delle migliori tavole tradizionali italiane, per creare un mix inedito tra tradizione e innovazione. Gli chef ospiti porteranno i propri piatti classici, quelli che meglio rappresentano i loro locali e territori, mentre noi ci dedicheremo a reinterpretare liberamente sapori e profumi, per proposte che rileggano la tradizione in una chiave più innovativa”.
ll Maffei è a tutti gli effetti un ristorante di famiglia: aperto da papà Ferdinando, viene seguito negli anni da Luca e dalla sorella Silvia, che della reinterpretazione delle eccellenze locali hanno fatto il proprio punto di forza: “I nostri piatti”, spiega Silvia Gambaretto, “nascono dalla tradizione e la rivisitano in chiave gourmet, con uno sguardo attento alle tematiche e alle piccole azioni che dobbiamo attuare per un domani migliore. La nostra mission è sempre stata quella di trasmettere e condividere le ricchezze di un territorio di grande tradizione come Verona e siamo contenti di avere l’opportunità di ospitare chef che condividano la propria storia e cultura gastronomica, con la stessa nostra
passione e dedizione nei confronti di questo lavoro”.
Il programma.
Si parte martedì 28 novembre, con l’arrivo a Verona dello chef Pasquale Torrente, del ristorante Al convento di Cetara, con la sua cucina incentrata sull’uso di materie prime locali. Famoso non solo per le numerose apparizioni televisive e per la collaborazione con Massimo Bottura, ma anche per aver inventato la “Genovese di Tonno”, Torrente è riconosciuto come l’ambasciatore della pregiata “colatura di alici”, condimento risalente all’Impero romano, nonché simbolo del borgo di Cetara.
Il percorso degustazione del 28 novembre si aprirà nell’enoteca del Maffei, tra i resti dell’antico Campidoglio Romano. Qui gli ospiti potranno degustare un aperitivo con due entrèe, una “della casa” e una proposta dallo chef ospite. Il menu sarà composto da 6 portate con vini in abbinamento, con duplice proposta anche per i primi, mentre il secondo piatto sarà un incontro tra le due tradizioni gastronomiche.
A seguire, nei prossimi mesi, il Maffei ospiterà Paolo de Gregorio del ristorante Lo Stuzzichino di Sant’Agata dei Due Golfi, che della filiera corta delle materie prime ha fatto un vero e proprio mantra, e Arcangelo Dandini dello storico ristorante L’Arcangelo di Roma. Nelle cucine del Maffei invece, accanto allo staff del ristorante, Andrea Valentinetti che, dopo i 6 anni alla guida del ristorante Radici di Padova, è approdato in Piazza Erbe in qualità di chef mentor.