Le specialità natalizie su una tavolata di Verona.
Verona è ormai già ricca di alberi addobbati, ghirlande, presepi, villaggi e lucine, ma quali sono le sue tradizionali specialità natalizie? Andiamo a scoprire cosa prediligono i veronesi a tavola, per Natale.
Ad aprire le danze di un classico pranzo di Natale nella provincia veronese sarà sicuramente la soppressa veneta, accompagna dalla giardiniera rigorosamente fatta in casa.
I primi piatti più graditi dai veronesi a Natale.
A seguire verrà servito un primo piatto, vedendo come protagonisti i tortellini di Valeggio in brodo. Sono una delle prelibatezze provenienti dalle zone del Lago, realizzati a mano e con ripieno di carne (se si preferisce anche con formaggi), cotti successivamente nel brodo di carne. In alternativa ai tortellini viene servito il “pasticcio“, chiamato così a Verona, nonché la classica lasagna al ragù. Sono le due specialità più predilette per il Natale, perché danno quella sensazione di casa e tradizione.
Non c’è secondo piatto che competa.
Spostandoci ai secondi, non può non essere servito il piatto più tradizionale che Verona ha da offrire: bollito e pearà. La storia ci tramanda che fosse un piatto povero, realizzato ai tempi di guerra con gli unici ingredienti che si trovavano: carne, pan grattato e acqua per il brodo. Come carne si usa servire manzo, vitello, lingua di manzo, gallina e cotechino. Per la salsa invece, realizzata esclusivamente in una pentola di terracotta, si ottiene dall’unione del pan grattato al brodo e al midollo di bue. Per darle un pò più di sapore e un tocco tendente al piccantino si aggiunge abbondante pepe.
Pandoro o mandorlato? A Verona vanno bene entrambi.
Il pranzo, o cenone, non può che terminare con una squisita fetta di pandoro o un pezzo di mandorlato di Cologna Veneta, entrambi tipici da trovare su una tavolata natalizia. Il pandoro è un dolce morbido, caratterizzato per la sua forma a cono o a stella con 8 punte. Non presenta nulla al suo interno (a differenza del panettone) e servito solitamente con crema chantilly o pasticciera. Il mandorlato invece, è un dolce più croccante, realizzato dall’unione di tre semplicità ingredienti: miele, albume e tante mandorle.
E il vino?
Ad accompagnare queste prelibatezze non può mancare di certo il vino. Per accompagnare i tortellini per esempio, si potrà spaziare molto, dal bianco di Custoza al forte rosso della Valpolicella, in base al tipo di ripieno che si andrà a scegliere per la pietanza. Per il pasticcio invece, così come per il secondo, si potrà sorseggiare un vino più forte, come può essere l’Amarone. A conclusione invece, in accompagnamento con il dolce, si può prediligere qualcosa di più frizzantino, come il Recioto di Soave Spumante.
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