Maggio tutto da assaporare: torna l’iniziativa che porta i prodotti veronesi della primavera nei ristoranti della città.
Al via da sabato 7 maggio il nuovo appuntamento stagionale del quarto ciclo delle iniziative promosse dal Comune in collaborazione con i “Ristoranti tipici” di Verona. Fino a domenica 22 maggio, in tutti i ristoranti tipici aderenti sarà servito il menù de “Il ristorante tipico … a primavera”, con l’utilizzo di prodotti stagionali come l’asparago, i “bisi” di Colognola ai Colli e le fragole. Ai piatti sarà anche abbinata un’offerta dei vini, privilegiando le denominazioni e le aziende che producono e imbottigliano nella provincia di Verona.
Un progetto per promuovere i sapori, i ristoranti e i piatti tipici di Verona e del Veronese.
Obiettivo dell’iniziativa è la promozione e la valorizzazione dei prodotti e dei ristoranti tipici di Verona, e l’incentivazione dell’impiego di materie prime del territorio nella preparazione dei piatti, per fare scoprire i sapori della tradizione scaligera ed anche per diffondere la conoscenza dei prodotti tipici di ogni stagione.
I ristoranti tipici veronesi infatti sono ufficialmente riconosciuti dal “Regolamento comunale per la valorizzazione dell’enogastronomia veronese”. Attraverso la qualità del servizio e la professionalità del personale diffondono la conoscenza dei prodotti e dei piatti tipici locali, che rappresentano il 50% dell’offerta gastronomica e devono essere preparati utilizzando il 50% di prodotti tipici della provincia di Verona o della regione Veneto.
La ristorazione, settore particolarmente colpito dalla pandemia.
“Pensato per valorizzare i prodotti ma anche la ristorazione tipica”, ha detto l’assessore alle attività economiche Zavarise, “questo progetto rappresenta oggi un’opportunità in più per sostenere la ripartenza di uno dei settore più colpiti dalla crisi economica collegata alla pandemia. Serve un lavoro di squadra per valorizzare le ricchezze alimentari del nostro territorio e, con esse, l’importante filiera che vi gravità attorno, dalla produzione di vino, ortaggi e frutta fino all’impiattamento finale che, in questo caso, è da realizzarsi in uno dei tanti ristoranti tipici aderenti all’iniziativa. L’obiettivo è di ampliare sempre di più questa rete, coinvolgendo quanto più possibile tutte le realtà economiche interessate”.