I più attenti se ne sono già accorti: la nuova frontiera dello sport non si gioca su un campo e all’apparenza non ha nulla di atletico; si gioca invece su schermo e prevede una preparazione di tutt’altro tipo, che si potrebbe definire più tecnologica. Si fa qui riferimento agli e-sport, destinati a un successo sempre crescente in una società costantemente più digitalizzata quale quella attuale: i nuovi gamer prenderanno il posto degli atleti tradizionali? Portali come www.sportaza.info hanno cominciato ad annoverare anche gli e-sport nel loro pacchetto di bonus e scommesse. Vale dunque la pena approfondire le caratteristiche di questo trend, in crescita in Italia come nel resto del mondo.
Un fenomeno nato e cresciuto online
Quello degli e-sport è un fenomeno che deve molto alla rete: online infatti nascono community tenute insieme dalla passione per un particolare electronic sport, dividendosi poi nel seguire uno o più giocatori sui principali canali social, youtube in testa. Guardando a una definizione degli e-sport in generale, questi non sono altro che simulazioni videoludiche che permettono a singoli utenti o squadre di gamer di confrontarsi gli uni contro gli altri.
Il tutto potrebbe anche sembrare banale, poiché di partite ai principali videogiochi multiplayer se ne fanno da tempo. In realtà, la novità del fenomeno sta tutta nella potente risonanza che la rete è stata capace di dargli, permettendo così a milioni di appassionati di giocare e seguire i propri gamer preferiti su Youtube o altri social network, grazie al meccanismo delle dirette streaming.
Un business miliardario
Com’è logico supporre, la cassa di risonanza costituita dai social costituisce una base essenziale per la crescita degli e-sport, che si confermano un settore sportivo in continua espansione, per qualità di giochi coinvolti, numero di gamer, streamer e appassionati, nonché per giro di denaro coinvolto. Si ha a che fare qui con un business che supera il miliardo di dollari, con premi nell’ordine dei milioni per le competizioni più in vista, cui partecipano per lo più giovani abituati alle nuove tecnologie e padroni dei meccanismi dei videogiochi in questione.
Data l’importanza dei premi in palio, è lecito immaginare che per i videogiocatori in campo il gioco sia molto più di una passione, ma un autentico lavoro, capace di garantire al singolo o alla squadra un guadagno importante in caso di vittoria. Il tutto richiede ovviamente una grande preparazione e soprattutto una sinergia perfetta nel caso in cui si giochi in squadra: il ché è tanto più valido quanto più ci si avvicina a certe categorie di e-sport, che prevedono una forte collaborazione tra gamer, senza la quale non si può sperare di vincere.
Gli e-sport più seguiti
Alcuni videogiochi attirano più di altri, generando un flusso di streamer, visualizzazioni e dunque pubblico molto più ampio rispetto alla concorrenza. Da questo punto, non si può certo dire che la strada per diventare e-sport di livello sia fatta, ma certamente il videogioco si muove da un saldo punto di partenza, garantendosi la possibilità che si organizzino tornei in vista e poi, magari, competizioni di alto livello, seguite ovunque.
Al di là del successo dei singoli videogiochi, alcune categorie hanno certamente un bacino di pubblico maggiore, e al loro interno si distinguono appunto gli e-sport più seguiti al mondo. Le 3 categorie sono: sport, sparatutto e strategia.
Tra tutti i videogiochi sportivi, la maggior parte si polarizza intorno a pochi nomi legati al mondo del calcio, che dunque anche in versione elettronica si conferma lo sport più seguito al mondo. Nel mondo degli sparatutto, invece, a farla da padrone sono i cosiddetti FPS – First Person Shooter: sparatutto in prima persona, in cui il giocatore si cala e immedesima dentro un contesto ostile, da solo o in squadra, con l’obiettivo di sopravvivere ed eliminare i suoi avversari. Infine, tra i videogiochi strategici si impongono i MOBA, Multiplayer Online Battle Arena, che prevedono combattimenti a squadre in un’arena online.
