Saldi, occasione per risparmiare. Basta seguire qualche piccolo “trucco”

I trucchi per risparmiare con i saldi estivi.

E’ tempo di saldi estivi: quest’anno iniziano il 6 luglio, dureranno circa due mesi, con alcune eccezioni, e sono l’occasione buona per risparmiare su qualche acquisto. Cercando di fare qualche buon affare, con un po’ di attenzione. Ufficialmente, i saldi servono a smaltire gli avanzi di magazzino dei dettaglianti che non hanno ancora venduto le merci estive. Ma a volte nascondono il “trucco”, ed è necessario stare molto attenti. In ogni caso i saldi rappresentano un residuo di un certo “vanto” istituzionale (deciso dalle regioni) che permette ai commercianti di svuotare i negozi e ai consumatori di risparmiare. Tutti lo sanno e tutti continuano a partecipare.

Comunque, in questa sorta di “fiera dello sconto”, simile a tutti gli altri sconti, l’opportunità di risparmiare esiste. Quindi, se si devono fare acquisti, principalmente di abbigliamento, è sempre consigliabile approfittare dei saldi. Non si sa mai.

Una delle fregature: il finto sconto.

Poiché non tutti i commercianti sono onesti e integerrimi, è consigliabile fare un giro nelle strade dello shopping, nei magazzini e online per vedere gli attuali prezzi e annotarli. Tornando negli stessi negozi dopo l’inizio dei saldi, è importante confrontare i prezzi scontati con quelli precedenti. Sui cartellini deve essere indicato il prezzo non scontato di partenza, la percentuale di sconto e il prezzo scontato. Purtroppo non è raro accorgersi che il prezzo su cui viene applicato lo sconto sia più alto di quello proposto prima dei saldi, e il prezzo a saldo uguale a quello precedente non scontato. Se si ha documentazione di queste pratiche scorrette, è bene segnalarlo ai vigili urbani.

Saldi, le regole del commercio.

  • possibilità di pagare con qualsiasi mezzo, contante o moneta elettronica;
  • possibilità di cambio o rimborso se il prodotto presenta un vizio di conformità (ovvero se risulta rotto o diverso da come presentato): recandosi fisicamente al negozio o, se acquistato online, con spese di spedizione a carico del venditore;
  • diritto di recesso entro 15 giorni per chi acquista online, con spese di spedizione a carico dell’acquirente, e in presenza fisica solo se il commerciante è disponibile;
  • se si acquista un prodotto a 100 euro e poi si decide di cambiarlo, l’acquirente ha un credito di 100 euro per qualsiasi tipo di acquisto, anche di ulteriore merce in saldo;
  • se si decide di rinunciare all’acquisto (diritto di recesso o difetto di conformità), è l’acquirente che decide se ricevere il rimborso nello stesso modo in cui ha pagato (contanti o bancomat/carta di credito) o con un buono da spendere nel medesimo negozio.

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