Una pressa è un macchinario semplice, ma molto utilizzato in diversi ambiti, in base alle sue caratteristiche specifiche. Le presse piegatrici oggi utilizzate dall’industria pesante hanno un aspetto che ricorda i macchinari del passato, ma offrono soluzioni più rapide, precise e sicure del passato, grazie anche all’impiego dell’informatica, per il controllo numerico dell’intero processo di piegatura.
Come funziona una pressa piegatrice
Il principio di funzionamento di una pressa piegatrice è abbastanza semplice da comprendere, anche da parte dei non addetti ai lavori. Si tratta di macchinari che applicano una forza a un oggetto metallico, in modo da deformarlo in modo preciso.
Durante il processo si appoggia il metallo su una matrice, che presenta un profilo particolare a seconda della forma che si intende dare all’oggetto finito. Un punzone scende sul metallo e lo deforma o lo taglia. In questo modo si possono lavorare lastre metalliche, come ad esempio le lamiere che si utilizzano per dare vita alle carrozzerie dei veicoli. Le presse piegatrici possono però lavorare o tranciare anche tondini, barre metalliche e oggetti di varie forme.
In passato ad ogni discesa del punzone si otteneva una specifica lavorazione; un pezzo metallico che doveva subire più piegature o tagli veniva quindi reinserito in una pressa molte volte, modificando la matrice o l’angolazione del punzone. Oggi, grazie alle presse a controllo numerico, un macchinario può eseguire rapidamente diverse lavorazioni.
Dal vecchio al nuovo
In passato lepresse piegatrici funzionavano manualmente: un addetto faceva forza sul punzone, in modo da andare a deformare o tagliare la lastra metallica. Chiaramente questo tipo di lavorazione era poco precisa e spesso era necessario ripetere la piegatura più volte per ottenere il risultato voluto.
La prima evoluzione si ebbe con le presse a manovella, che offrivano maggiore precisione. Oggi questo tipo di macchinari non esistono più, se non per il bricolage o in situazioni molto particolari.
Le moderne presse piegatrici funzionano grazie all’energia elettrica, o con l’impiego di pistoni idraulici. Sono disponibili in commercio anche presse ibride, che impiegano sia la tecnologia elettrica che quella idraulica, in modo da offrire una maggiore rapidità di esecuzione del lavoro e migliore controllo del risultato ottenuto.
Le presse moderne sono molto più sicure rispetto a quelle del passato, anche perché negli anni sono stati introdotti vari sistemi che tutelano il lavoratore durante il ciclo di pressatura. Non solo, grazie all’informatica le nuove presse a controllo numerico sono anche enormemente più precise, consentendo di svolgere lavorazioni in passato neppure pensabili.
La pressa giusta per ogni lavorazione
La disponibilità di diverse tipologie di presse piegatricidipende anche dal fatto che ogni azienda si trova a dover produrre particolari varietà di oggetti. In linea generale le presse più utilizzate sono quelle idrauliche, perché offrono minore necessità di manutenzione e rapido funzionamento con alta precisione nel lavoro svolto.
Anche le presse elettriche sono oggi molto più diffuse, ma negli ultimi anni l’industria si sta rivolgendo sempre più anche ai macchinari ibridi. Questo perché offrono ottimi consumi, pur mantenendo alta la precisione e la facilità di utilizzo. Per pezzi molto grandi e lunghi, invece, o per una produzione standardizzata con grandi numeri molti prediligono presse idrauliche in tandem.