Arredare l’ufficio può essere un’impresa relativamente semplice. Dopotutto basta acquistare scrivanie a norma, delle belle librerie, una macchina del caffè e il gioco è fatto, giusto?
Eppure la questione è un po’ più complessa perché un conto è comprare degli arredi e posizionarli in una stanza e un altro è progettare degli ambienti curati dal punto di vista estetico e funzionale come fa Ambiente 1985.
Oggigiorno è quindi importante coniugare l’estetica con la funzionalità, in modo che sia accattivante e curato ma anche pensato per favorire la produttività. Ecco in proposito alcuni suggerimenti.
Colori e materiali: non è solo questione d’estetica
Una delle teorie più affascinati che riguardano psiche ed estetica è quella del colore, cioè il filone di studi che spiega quali effetti abbiano sull’essere umano e su altri esseri viventi.
In pratica ogni colore è legato a particolari emozioni, in modalità anche piuttosto complesse, e tramite archetipi sociali o convenzioni: questo significa che esistono registri sociali per i quali determinati colori siano sempre associati a un concetto e difficilmente potranno separarsene. L’esempio più lampante è il rosso, associato a pericolo, stop, attenzione ma anche alla vita e a una bruciante passione.
Per gli uffici, in genere, si consigliano colori neutri come il bianco e il grigio possono conferire un senso di pulizia e professionalità, mentre la scelta di osare con colorazioni più accese può servire a confermare vitalità e positività del brand.
Quanto ai materiali, a prescindere dalla qualità che si cerca, il consiglio è di valutare quelli adatti agli ambienti di lavoro, non solo dal punto di vista igienico-sanitario, ma anche rispetto alla durabilità. Scegliere soluzioni low-cost, talvolta, si traduce in un dispendio maggiore perché i tessuti o i materiali economici, purtroppo, hanno un ciclo di vita molto breve.
Spazi ben delineati: dove si lavora e dove ci si riposa
La progettazione degli spazi in un ufficio deve tener conto della necessità di separare le aree di lavoro, in modo tale da chiarire visivamente dove si produce e dove si riposa. Di norma la divisione degli spazi è già delineata dalla struttura ma, laddove fossero presenti degli open-space, anche l’arredo può aiutare a fare ordine.
Ciò che ci vuole è una disposizione oculata delle scrivanie, la creazione di zone lounge o angoli relax e la presenza di aree riunione o di ricevimento della clientela: questa suddivisione non solo contribuisce all’organizzazione fisica dell’ufficio, ma anche alla gestione del flusso di lavoro. Un ambiente ben strutturato, con spazi definiti per la concentrazione e altri per la pausa, promuove una mentalità chiara e migliora la qualità del lavoro svolto.
Gli ambienti aperti al pubblico, come le aree di accoglienza e le sale riunioni, sono i volti visibili di un’azienda. Per garantire un impatto positivo, è essenziale che questi spazi siano accattivanti, riflettano l’identità aziendale e siano funzionali. L’arredamento e l’illuminazione, quindi, devono essere accuratamente scelti per creare un’atmosfera accogliente e professionale.
Per finire, elementi come piante, opere d’arte e dettagli di design possono contribuire a rendere questi ambienti più gradevoli ma non devono mai mancare tecnologie all’avanguardia, utili per facilitare presentazioni e incontri e agevolare il lavoro.