Il pozzo dell’Amore: alla scoperta degli angoli “segreti” di Verona

Il Pozzo dell’Amore: l’angolo segreto a Verona dove pronunciare una formula magica e trovare l’amore.

Nel cuore di Verona, tra le strette vie che narrano secoli di storia, c’è un tesoro: il pozzo dell’Amore, l’angolo per dire una formula magica e trovare l’amore. Si trova in vicoletto San Marco in Foro. Questo è un luogo che incanta non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua leggenda che racconta di Corrado di San Bonifazio, un giovane soldato, e di Isabella, la donna che catturò il suo cuore.

Questo angolo romantico di Verona si nasconde dietro piazza delle Erbe, all’altezza di corso Porta Borsari fino al civico 15, dove appunto si svolta a sinistra in vicolo San Marco in Foro. Il pozzo medievale, è realizzato con vera pietra locale adornata da una intelaiatura in ferro battuto. Una freccia verso il cielo domina la struttura, mentre una formella di ottone sopra la grata invita i visitatori a lanciare una moneta portafortuna.

Ecco la frase magica da pronunciare.

Getta nel pozzo un solo soldino, pensa un momento al tuo destino, non ti distrarre, non far rumore eccolo eccolo arriva l’amore“.

Un amore immenso come Giulietta e Romeo.

La leggenda che avvolge questo luogo risale ai tempi in cui Verona era sotto il Sacro Romano Impero, tra il 1509 e il 1516. Corrado di San Bonifazio e Isabella, del casato dei Donati, rappresentano un amore sfortunato che finì tragicamente nel pozzo, dimostrando che anche le parole possono distruggere una vita.

La leggenda.

La tragica storia d’amore di Corrado di San Bonifazio e Isabella dei Donati si svolse nel cortile adiacente alla chiesetta di San Marco ad Carceres. Era inverno e c’era tanto freddo. Corrado, un giovane soldato, innamorato pazzo di Isabella, tentava con tutte le sue forze di conquistare il cuore della ragazza. Ma Isabella sembrava restare insensibile ai suoi sforzi, come se il suo cuore fosse avvolto da un ghiaccio impenetrabile.

Il momento fatale giunse quando, stanco dei continui fallimenti e dell’apparente indifferenza di Isabella, Corrado pronunciò parole che avrebbero segnato il loro destino. Con rabbia paragonò Isabella all’acqua gelida del pozzo. La fanciulla, spinta dalla sfida, lo invitò a gettarsi nel pozzo, per verificare se l’acqua fosse davvero così ghiacciata come lui riteneva.

Corrado, travolto dalla disperazione e dalla confusione, obbedì al comando di Isabella e si gettò nel pozzo senza esitazione. Il gesto estremo del soldato ebbe un’immediata e inaspettata risposta: Isabella, il cui amore per Corrado era rimasto nascosto nel profondo del suo cuore, si lanciò a sua volta nel pozzo, seguendo l’amato nel vuoto.

Così, nell’abisso del Pozzo dell’Amore, i due amanti si unirono per l’eternità, scomparendo insieme nelle profondità delle acque.

Morale della “favola”.

La loro storia rimane un simbolo struggente dell’amore travolgente e delle conseguenze delle parole pronunciate senza riflessione. Un monito che risuona ancora oggi nei cuori di coloro che si avventurano a contemplare il mistero di questo luogo affascinante. Per questo il Pozzo dell’Amore rimane un simbolo eterno dell’amore e della passione, un luogo che continua a incantare. Un posto fa riflettere sul potere delle emozioni e sulle sfide quotidiane lanciate dall’amore.

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