Vicolo Derelitti, a pochi passi da Ponte Pietra, deve il suo nome ad un orfanotrofio del 16esimo secolo.
A pochi passi dal più antico ponte di Verona, Vicolo Derelitti deve la sua singolare intitolazione ad un istituto di assistenza voluto nel 16esimo secolo dal cardinal Agostino Valier, allora vescovo di Verona, per accogliervi ed educarvi fanciulli orfani e senza dimora.
Nel 1871 la struttura fu rinominata “Collegio Artigianelli” su iniziativa del Comune di Verona, che, avvalendosi della collaborazione della Camera di Commercio, decise di sviluppare un progetto per avviare ad arti e mestieri giovani senza famiglia e figli di genitori indigenti. L’immediata vicinanza al quartiere dei Carbonai, infatti, dove erano presenti già dalla metà del Cinquecento magazzini e depositi di carbone, oltre che alle botteghe di vendita, poteva concretizzarsi per i giovani apprendisti in opportunità di impiego.
Il complesso fu poi riconvertito in “Istituto Fanciulli Derelitti” nel 1913 e infine entrò a far parte dei beni della Fondazione Berto Barbarani, costituita nel 1942 con lo scopo di contribuire alla preparazione professionale di minori in stato di bisogno.