Via Libera, in prossimità del quartiere Cadrega, ospita la storica sede della Croce Verde scaligera.
Traversa del lungadige Panvinio, in prossimità del quartiere Cadrega, a Verona, via Libera deve il suo moderno toponimo ad un’indicazione popolare. Il nome della strada, infatti, fu coniato quando nel secondo dopoguerra, in occasione della ristrutturazione del fabbricato ospitante la sede della Croce Verde, si aprì la via a piena comunicazione da ambo i lati per il pronto passaggio prima di lettighe e portantine e, successivamente, degli automezzi.
L’intervento di apertura della via per facilitare l’entrata e l’uscita dei mezzi destinati al pronto soccorso favorì l’abitudine, da parte degli abitanti del quartiere di Verona, di chiamare la via con l’attributo di “libera”, nell’accezione di libero accesso e libero transito.
Gli stessi propositi avevano d’altronde spinto la Croce Verde ad abbandonare, nel dicembre del 1925, la storica struttura di Cortile Mercato Vecchio, dove l’ente era nato, dati gli impedimenti in termini di viabilità che la sua ubicazione comportava. Individuata una zona più idonea alle esigenze dei servizi di trasporto ammalati e soccorso sanitario cittadino, la nuova sede di Panvinio, inaugurata il 13 dicembre dello stesso anno, è tuttora attiva. Essa conta infatti circa trecento volontari e tre ambulanze operative 24 ore su 24 disponibili sia per l’emergenza territoriale sia per le necessità del vicino ospedale di Borgo Trento.