Il vicolo cieco Polenta ricorda la produzione agraria che interessava la zona nella metà del Cinquecento.
Traversa delle Rigaste San Zeno, il vicolo cieco Polenta deve il suo nome ad un certo Lodovico degli Antichi, soprannominato appunto “Polenta”. Tale Lodovico ricevette questo curioso appellativo dalla produzione agraria che a metà del Cinquecento caratterizzava la zona oppure dal cibo che se ne poteva ricavare. Inizialmente, infatti, con il termine “polenta” non si indicava solo il tradizionale alimento a base di granturco ma qualunque zuppa a componente cerealicola.
In quest’area si trovava una distesa di terreni coltivati piuttosto fertili e facilmente irrigabili grazie alla stretta vicinanza al fiume. Per sollevare e distribuire l’acqua dell’Adige nei campi erano state installate lungo la riva numerose idrovore, che è ancora possibile ravvisare in alcune stampe ed incisioni della fine dell’Ottocento. Proprio per questa sua abbondanza di acqua, la zona veniva anche indicata come Beverara.