Villa Querini Stampalia a Pressana, conosciuta come “Il Castello”, è il più antico esempio di proprietà veneziana sulla terraferma.
Eretta nella frazione di Gazzo, nel Comune di Pressana, in una posizione strategica in quanto adiacente alla strada romana Porciliana e attraversata dai fiumi Guà e Fratta, un tempo entrambi navigabili, una prima struttura monasteriale fu edificata intorno all’anno Mille dai monaci benedettini. Destinato alla coltivazione delle fertili terre alluvionali ma soprattutto all’accoglienza di cavalieri e pellegrini in partenza o in arrivo dalla Terra Santa, il complesso passò in commenda agli ordini cavallereschi divenendo l’ospitale degli Ospitalieri di San Giovanni Battista di Rodi.
Con la fine dei pellegrinaggi il luogo, conosciuto come “Il Castello”, si trasformò in azienda agricola e, all’inizio del Cinquecento, gli edifici passarono ai nobili veneziani Querini. Francesco Querini Stampalia, primo proprietario, fece progettare la villa e le strutture attigue dall’architetto veronese Giovanni Maria Falconetto, alle cui opere si ispirò anche Andrea Palladio, erigendo di fatto la prima proprietà veneziana in terraferma, ovvero la più antica villa veneta.
Oltre al pozzo cinquecentesco, nel complesso è ben conservata anche l’antica chiesetta del monastero dedicata a San Giovanni Battista, anch’essa ristrutturata dal Falconetto e affrescata dagli artisti della scuola di Domenico Morone. Sull’altare era invece posto un polittico del pittore veronese Nicola Giolfino, ora custodito alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.