Il toponimo del principale Comune della Valpolicella deriva dal colore bruno del proprio terreno.
Comparso per la prima volta nel 1046 con la dicitura “Negrario”, il toponimo “Negrar” deriva dal termine latino “nigrariu” ovvero “luogo con terra nera”. L’utilizzo di questo nome, che associa al principale Comune della Valpolicella il colore bruno del proprio terreno, denota la naturale vocazione agricola della zona fin dal Medioevo. Il suo impiego coincide infatti con l’incremento demografico che dal 1000 d.c. contribuì a dare sempre maggiore importanza ai centri abitati caratterizzati dalla presenza di signorie rurali.
A quest’epoca risalgono infatti alcune testimonianze relative ai castelli sorti a Negrar ma anche nelle frazioni di San Vito, Roselle, Fane e Arbizzano. Saranno queste cittadelle, investite di sempre maggiori funzioni amministrative, che assorbiranno altre località del territorio dando avvio alla formazione dei primi Comuni rurali della Valpolicella.