Martyrium paleocristiano, il sacello delle Sante Teuteria e Tosca risale al V secolo.
La piccola costruzione a croce greca dedicata alle Sante Teuteria e Tosca, sorta in un’area sepolcrale che in epoca romana si trovava al di fuori delle mura di Verona, è stata edificata nel V secolo insieme alla contigua chiesa dei Santi Apostoli, che incorpora parte dell’originaria struttura. Tale datazione ha consentito di identificare il luogo di culto, eretto sulla tomba di un martire e per questo definito martyrium, come la chiesa più antica del Veneto.
L’edificio fu poi rinnovato nell’VIII secolo in occasione della deposizione delle reliquie delle due sante Teuteria e Tosca, avvenuta su commissione del vescovo di Verona Annone, il quale consacrò la chiesetta nel 751.
Nella prima metà del XIV secolo la planimetria del sacello venne modificata, passando da un impianto cruciforme ad uno quadrangolare, che lo caratterizza ancora oggi. L’intervento fu commissionato dalla nobile famiglia dei Bevilacqua, che fu giuspatrona del sacello dal 1335 fino al 1898, quando tornò di proprietà della parrocchia dei Santi Apostoli.
Sul fondo delle navate laterali da cui la chiesetta è suddivisa, infatti, sono conservate le tombe di alcuni membri della famiglia, tra cui quella di Francesco Bevilacqua, che fu ambasciatore prima degli Scaligeri e poi dei Visconti. Fu difatti lui, durante il servizio prestato a Cangrande II della Scala, a posare nel 1355 la prima pietra del castello di San Martino in Aquaro, che assunse poi il nome di Castel Vecchio.