Sull’isola Trimelone, polveriera del Garda, furono costruite più di 100 mila bombe.
Situata nel lago di Garda a cento metri dalla costa, tra le località di Cassone e Assenza nel Comune di Brenzone, l’isola Trimelone fu una individuata come base militare alla fine del 1800. Oltre alla posizione strategica, infatti, sull’isola era già presente una fortezza che, edificata nel X secolo, fu distrutta da Federico Barbarossa nel 1158 per poi essere ricostruita e ampliata dagli Scaligeri.
Qui, durante i primi anni del 1900, furono costruite più di 100 mila ordigni esplosivi. L’isola fu poi utilizzata come avamposto dall’Impero austro-ungarico durante la prima Guerra Mondiale e come polveriera nel corso della Seconda. Fu proprio sull’isola, descritta dalla stampa di allora come “la lingua di terra più armata d’Italia” che ebbe luogo l’ultima intervista di Benito Mussolini, svoltasi 39 giorni prima della sua esecuzione.
Evacuata e smantellata dopo la guerra, il 5 ottobre 1954, l’isola fu teatro di violente deflagrazioni, che si protrassero per tre giorni consecutivi, causate dalle diverse tonnellate di esplosivo abbandonate sull’isola e in seguito gettate nel lago.
Da allora furono proposte numerose operazioni di bonifica, concretizzatesi solo nel 2005, che hanno permesso il recupero, il disinnesco e la rimozione di più di 26 mila ordigni. I lavori però, a causa delle ingenti somme richieste dal risanamento, hanno subito nel tempo reiterati arresti, che hanno obbligato ad interdire severamente qualsiasi avvicinamento all’isola.