Cinema in Italia nel 2024: ecco i film che hanno guadagnato di più

Sapete qual è il film che nella storia del cinema ha fatto più incassi in assoluto? “Avatar” – film del 2009 – che ha raccolto 2,923 miliardi, partendo da una produzione costata 237 milioni di dollari che è riuscita a performare ben oltre le aspettative, cogliendo a pieno l’evoluzione tecnologica data dal 3D e cavalcando un trend che 15 anni fa era visto come un’assoluta novità – secondo l’ultima analisi di ExpressVPN. Una rivoluzione che ha portato grandi risultati anche in sala, in un contesto che nelle ultime stagioni si è evoluto con una regressione dovuta a tanti fattori che hanno portato il cinema ad adeguarsi – tant’è che le pellicole ormai guadagnano non solo dal botteghino, ma anche da altre fonti, tra le quali almeno un paio meritano di essere citate. La prima è la vendita dei diritti alle grandi piattaforme streaming dei film: Netflix, Amazon e non solo hanno preso il posto (e in alcuni casi si sono aggiunte) alle TV che da decenni usufruiscono e puntano all’acquisizione dei diritti cinematografici di una pellicola per provare a incrementare i dati d’ascolto sulle proprie piattaforme.

Quel genere di introito ha assunto sempre più maggiore importanza nel corso degli anni – anche perché il cinema ha subito una notevole contrazione – affiancandosi poi a un’altra dinamica di guadagno presente da tempo nelle pellicole di tutto il mondo: il product placement. Ossia l’inserimento all’interno delle scene di oggetti, accessori, auto e tutto il resto che diano visibilità a quella tale marca e diventando una sorta di pubblicità implicita. Di certo è un modo per far aumentare – in alcuni casi considerevolmente – il budget a disposizione dei produttori cinematografici. Voci di bilancio sempre più considerevoli e da tenere d’occhio, di fianco ovviamente al numero di biglietti venduti e di soldi incassati al cinema – che resta, come detto in precedenza, uno dei principali obiettivi di un film.

I film più visti al cinema in Italia nel 2024: il genere animazione domina sul resto

Quali sono quindi i generi cinematografici che attirano maggiormente l’attenzione? In testa con il 29% del budget conquistato ci sono i film d’animazione, seguiti da quelli drammatici a quota 20,45% di incassi. Terzo posto invece per le commedie, a dimostrazione di come ci sia ancora una quota di persone che vogliono andare al cinema per farsi quattro risate. Sorrisi e riflessioni venute fuori certamente dopo la visione di “Inside Out 2”, il film campione d’incassi in quest’annata: 6,4 milioni di presenze in sala e oltre 46 milioni di euro di incasso – più del 13% fatto dall’intero sistema cinema italiano al botteghino. Un distacco importante rispetto a “Deadpool & Wolverine”, che si ferma a quota 2,27 milioni di spettatori e si prende il secondo posto; di poco sopra a “Cattivissimo Me 4” che chiude il podio e denota come i film di animazione restino i più seguiti dagli spettatori al cinema.

Tendenza sottolineata anche dal quarto posto occupato da “Kung Fu Panda 4”, che con i suoi 11,6 milioni di euro di incasso supera per circa un milione e mezzo quanto raccolto da “Dune – Parte 2” che completa la top-5. Visto che l’anno sta per finire, resta poi un tema di come siano cambiate anche queste dinamiche: in passato infatti la classifica dei film più visti spesso e volentieri soffriva di un problema di “differita” di un anno, nel senso che a ridosso delle vacanze di Natale uscivano in sala delle pellicole che avrebbero poi fatto decine di milioni di euro di incassi che avrebbero ribaltato queste graduatorie e soprattutto sarebbero riuscite a incidere nella classifica complessiva dell’anno successivo. Una dinamica molto ridotta in questa fase, ma mai dire mai: chissà, tra 12 mesi potremmo ritrovarci a commentare l’exploit di qualche film di Natale (il cosiddetto “cinepanettone”) che nessuno aveva pronosticato come film da record di incassi.

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