Cosa bisogna sapere per acquistare un climatizzatore.
Con l’arrivo dell’estate, è inevitabile pensare all’installazione di un condizionatore. Attenzione però: non tutti i modelli sono uguali. Sul mercato ci sono modelli di tutti i tipi, potenza, foggia, prezzo. Orientarsi nella selva delle offerte non è mai semplice, e saper decidere quello perfetto per le nostre esigenze rischia di diventare una sfida difficilissima. Per questo è sempre meglio partire con le idee chiare, e magari con qualche consiglio giusto.
Come scegliere il condizionatore giusto.
A questo punto, se avete intenzione di acquistarne uno, vi diamo un paio di consigli per fare la scelta migliore. Per prima cosa, scegliete un condizionatore d’aria che appartenga alla categoria classe A (ce ne sono di doppia classe A se non tripla), che sia inverter e pompa di calore, e così sarete sicuri di aver fatto un buon acquisto e vi sarete anche portati un bel po’ avanti con il lavoro. Una volta fatto l’acquisto, la prima cosa da decidere è dove installare lo split interno, ovvero l’unità interna del clima da dove esce l’aria. Attenti anche ad essere certi che l’impianto sia correttamente dimensionato: per questo potete affidarvi a un tecnico esperto e qualificato che consigli le macchine di potenza adeguata alle reali esigenze di climatizzazione. A causa dei continui cicli di accensione e spegnimento del compressore, un impianto sovradimensionato comporta un inutile dispendio energetico, fino al 50% in più.
Dove installarlo in casa
Se siete fortunati, e la vostra abitazione vi permette di far corrispondere l’unità esterna con lo split interno, allora fatelo. Perchè in quel caso l’installazione risulterà decisamente più semplice, e anche se non ve la sentite di fare da soli, in ogni caso l’intervento del tecnico vi verrà a costare molto meno. In ogni caso avrete bisogno di un tubo di scarico dove far defluire il liquido di condensa che la macchina produce durante il suo funzionamento, da collegare all’impianto idraulico. Ed è proprio questo il lavoro più difficile, quello che richiede l’intervento di un tecnico specializzato e che in case non predisposte può risultare anche abbastanza oneroso. Ma anche in questo caso, ci sono soluzioni per tutte le tasche, quindi non disperate. In fase di installazione è preferibile posizionare l’unità esterna in una zona d’ombra, in questo modo attivando il funzionamento in raffrescamento è possibile ridurre i consumi anche del 5% rispetto ad un’altra esposta al sole. La temperatura degli ambienti climatizzati deve essere impostata tra 25° e 27°C. La differenza tra interno ed esterno non deve superare i 6°C.
Quando basta il deumidificatore
Attivando la sola funzione di deumidificazione del climatizzatore si abbassa l’umidità relativa. In questo modo, senza diminuire ulteriormente la temperatura in ambiente con il raffrescamento, la percezione del caldo e dell’afa è minore. Se disponibile sull’unità, attivare il sensore di movimento. In questo modo, quando l’ambiente rimane vuoto per più di 20 minuti, il climatizzatore passa in modalità stand-by riducendo gli sprechi. Tenere puliti i filtri dell’aria dell’unità interna poi sarà utile con il passare del tempo per permettere al ventilatore di funzionare con la massima efficienza.
Attenzione all’unità esterna
Importante anche dove posizionare l’unità esterna: verificate che intorno non vi siano elementi che impediscano il corretto flusso dell’aria. Non posizionare oggetti davanti all’unità interna: questo evita che si formi una barriera che potrebbe ostacolare la normale e corretta distribuzione dell’aria, provocando uno spreco di energia. Infine, è opportuno schermare vetri e finestre. Le porte e le finestre vanno sempre ben chiuse, possibilmente con doppi vetri. È inoltre consigliabile isolare l’ambiente climatizzato dagli altri locali. In questo modo si evita di far lavorare a pieno regime il sistema per compensare la differenza di temperatura tra gli ambienti.
Portatile è bello
Poi ci sono anche i condizionatori portatili. Comodi, senza dubbio, visto che possono essere trasportati da una stanza all’altra a seconda delle esigenze. Ma con qualche controindicazione. A cominciare dal tubo che serve per far uscire la condensa, tubo la cui estremità deve essere messa all’esterno. Con il risultato che per farlo passare bisogna tenere la finestra semiaperta, perdendo parte dell’effetto climatizzazione. A mano che non si pratichi un foro nelle finestra, perdendo però in questo caso il vantaggio della portabilità.
La possibilità del condizionatore portatile