Ulss 9 Scaligera e Villa Garda nel primo progetto di telemedicina del Veneto, per la refertazione di pazienti non autosufficienti.
In provincia di Verona parte il primo progetto di telemedicina territoriale del Veneto: dall’accordo tra Casa di cura Villa Garda e la Ulss 9 scaligera è nata, infatti, la “Rete assistenziale integrata” per la telerefertazione di pazienti non autosufficienti di Garda e nei Comuni vicini, per una durata di 2 anni prorogabili.
Il progetto permetterà così la gestione interamente telematica delle prestazioni: i medici di base che esercitano a Garda potranno fare richiesta di elettrocardiogramma (ECG) per i pazienti che necessitano dell’esame a domicilio; l’esame verrà poi effettuato entro 48 ore dagli infermieri dell’assistenza domiciliare integrata e successivamente refertato dagli specialisti presenti nella Casa di cura Villa Garda, che lo metteranno a disposizione per via telematica al medico richiedente.
“Spesso le persone più anziane o fragili risiedono lontano dai grandi centri urbani dove sono concentrati invece i servizi”, ha sottolineato Pietro Girardi, direttore generale dell’azienda Ulss 9. “Questo progetto, prima di tutto, vede l’ospedale avvicinarsi proprio al territorio, in una simbiosi perfetta pubblico-privato, con il privato che promuove attività in forma gratuita; un’integrazione promossa dalla telemedicina che ci spinge sempre più a sviluppare modelli organizzativi di questo tipo per decentrare i servizi e renderli ancora più accessibili ai cittadini“.
Liste d’attesa ridotte e più supporto ai medici di base.
La realizzazione del progetto consentirà di implementare prestazioni sanitarie domiciliari; supportare i medici di base nell’assistenza ai pazienti allettati o non trasportabili con mezzi ordinari; ridurre le liste d’attesa; abbassare i costi del servizio di trasporto in ambulanza; ridurre i tempi d’attesa per l’esecuzione di particolari prestazioni.
Un progetto finanziato grazie alle risorse che la Casa di cura Villa Garda ha ottenuto quale struttura vincitrice della prima edizione del premio “Raffaele Garofalo” per la sostenibilità 2022. Risorse destinate all’acquisto di tre elettrocardiografi portatili (compreso il relativo materiale di consumo) da dare in dotazione gratuita al personale dell’ADI del distretto 4 e di offrire le professionalità mediche necessarie in ambito cardiologico per la successiva refertazione, senza oneri per l’Ulss 9.
La telemedicina, in particolare per i pazienti in carico all’ADI, agevola lo svolgimento di alcune prestazioni specialistiche con vantaggi tangibili sia per l’utente che per le strutture sanitarie con “riduzione dei tempi di attesa, oltre a permettere una riduzione del capitolo di spesa inerente al trasporto infermi”.