Lago e mare sicuri 2022: anche quest’anno parte l’operazione della Guardia costiera per vigilare sulle coste e i bacini lacuali italiani.
Anche quest’anno è stata rendicontata nei minimi dettagli, presso la sala dei Provveditori del Comune di Salò, l’organizzazione su scala nazionale dell’operazione mare sicuro 2022, predisposta dal Comando generale del corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera, che si concluderà nel mese di settembre.
L’attività, come è stato spiegato dal comandante del reparto operativo della direzione marittima di Venezia Marco Nobile– che ha giurisdizione territoriale e coordina le attività operative in ambito interregionale e quindi anche sul lago di Garda- ha come obiettivo quello di vigilare, lungo gli 8.000 km di litorali costieri e sui bacini lacuali del Garda e del Maggiore, per far si che le ordinanze di sicurezza balneare, i regolamenti e le leggi regionali e nazionali vengano rispettate dai diportisti e dai bagnanti.
Va evidenziata la sinergia dei vari corpi dello Stato nelle attività di soccorso che vengono coordinate dalla sala operativa della Guardia costiera del lago di Garda, mediante la sottoscrizione di apposito protocollo d’intesa sottoscritto nel 2018 tra le Prefetture di Brescia, Verona e Trento, la Direzione marittima di Venezia e i rispettivi Comandi provinciali dei vigili del fuoco.
In totale 30 militari rischierati nei porti di Salò, Lasize e Torbole.
Nel lago di Garda il dispositivo operativo, già collaudato nelle trascorse stagioni estive e che seguirà le direttive regionali impartite dalla Direzione marittima di Venezia, è stato quest’anno riconfermato, con l’implementazione di una nuova unità di soccorso appositamente rischierata dal 3° reparto del Comando generale del corpo delle capitanerie di porto e denominata “rescuerunner”, che potrà operare anche su bassi fondali e su scogliere affioranti, senza nessuna limitazione, che va ad aggiungersi alle cinque unità navali già in forza alla Guardia costiera di Salò.
Saranno in totale 30 i militari quotidianamente impiegati, tutti abilitati al salvamento nuoto, di cui diciotto sui mezzi navali che opereranno rischierati nei Porti di Salò, Lazise e Torbole, con un equipaggio pronto a muovere h24 per attività SAR. Tale dispositivo navale, che comprende tre motovedette, due battelli penumatici veloci e, appunto, il nuovo mezzo nautico rescuerunner, assicurerà la copertura di tutto il bacino del lago di Garda per garantire la sicurezza dei bagnanti e il rispetto delle norme per la sicurezza della navigazione.