Inaugurato il Vinitaly.
Vinitaly al via, a Verona con Zaia e Tommasi anche mezzo governo. “Il Veneto e il suo vino sono davvero un patrimonio mondiale, come ben rappresentato qui a Verona. Inauguriamo un’edizione di Vinitaly con numeri da record. Il Veneto si presenta come la prima regione per esportazioni internazionali di vino, con il 36% della propria produzione, e in una classifica virtuale mondiale si posiziona subito dopo Francia, Italia, Spagna e prima di Cile e Australia. La nostra regione, da sola, esporta più di Piemonte (884 milioni di euro) e Toscana (815 milioni) messe assieme, le due regioni che seguono il Veneto nella graduatoria regionale”. Lo ha detto il presidente della Regione del Veneto in apertura della 55esima edizione di Vinitaly a Veronafiere.
Assieme ai due vice premier Matteo Salvini e Antonio Tajani, ai Ministri dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e della Cultura Gennaro Sangiuliano, il presidente con la giunta regionale e il sindaco di Verona Damiano Tommasi, ha inaugurato lo stand della Regione del Veneto. Uno spazio che ospiterà nei prossimi giorni diversi appuntamenti per far conoscere il territorio, l’enogastronomia e la cultura del vino.
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“Un grazie anche al governo, presente a Verona davvero in forze, come mai sinora nella storia del Vinitaly – conclude il presidente Zaia -. E’ importante fare squadra per valorizzare territori, prodotti tipici e agricoltura per presentarci uniti anche in Europa”.
Tommasi: “Verona è il valore aggiunto di questa manifestazione”.
“Se Vinitaly è qui è perché c’è una città in grado di accogliere espositori da tutto il mondo e rendere possibile una manifestazione di questo livello- ha detto il sindaco Damiano Tommasi -. La presenza di tante autorità dà la dimensione della responsabilità che abbiamo come città. Il ruolo dell’amministrazione è mettere a disposizione tutti i servizi necessari per rendere vivibili al meglio questi giorni di fiera e far sì che operatori e visitatori abbiano desiderio di tornarci. Credo che il valore aggiunto della manifestazione sia proprio il luogo in cui si svolge, è nostro compito portare avanti la connessione tra la fiera, Vinitaly e la città, implementando sempre di più questa fusione, a vantaggio di un’attività produttiva che è orgoglio per tutti. Ai lavoratori e alle lavoratrici che stanno dietro a questa imponente macchina organizzativa va il mio ringraziamento, come ai lavoratori che raccolgono l’uva dalle piante e di cui spesso ci si dimentica. E’ di loro che oggi c’è particolarmente bisogno per ampliare quel processo che arriva alle nostre tavole e nei nostri stand, restituendo dignità a lavori che fanno parte della nostra tradizione e della nostra identità. Quest’anno in fiera c’è anche l’arte, pensiamo ai nostri prodotti come opere da tramandare e preservare”.