Sabato e domenica tornano le Giornate Fai di primavera: ecco le aperture straordinarie in provincia di Verona.
Sabato 25 e domenica 26 marzo si rinnova anche a Verona l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Anche in questa 31ª edizione, la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti. Oltre quaranta le aperture straordinarie nella Regione del Veneto.
Giornate Fai, le aperture straordinarie di Verona e provincia.
In questa edizione delle Giornate FAI di Primavera la Delegazione ed il Gruppo FAI Giovani di Verona hanno scelto di valorizzare alcuni territori significativi della provincia.
Affi, la base militare West Star del monte Moscal.
Il monte Moscal ad Affi custodisce un luogo che ha stuzzicato la fantasia di molti: la base militare sotterranea West Star. Costruita durante la Guerra Fredda, è una fra le più grandi d’Italia, capace di ospitare 999 militari in caso di guerra. A fine Ottocento i paesi alle pendici del monte Baldo erano sprovvisti di collegamenti con Verona e nacque l’esigenza di costruire una linea ferroviaria che collegasse la città scaligera con Garda, Costermano, Bardolino e Affi. Diversa è la storia del Bunker che nasce pochi anni dopo la dismissione e a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Affi. Nei pressi dell’ingresso al Tunnel che porta al Bunker nella piana dominata dal Monte Moscal è sita anche Villa Poggi. Grazie alla collaborazione del Comune di Affi, durante le giornate FAI di Primavera sarà possibile scoprire la storia della base West Star attraversando il tunnel che conduceva ad essa. La visita prevede una passeggiata di circa 4 km con partenza davanti la vecchia stazione ferroviaria di Affi, oggi Biblioteca Comunale, si passerà all’interno del Parco di Villa Poggi e infine si giungerà al tunnel principale che porta al bunker sotto il monte Moscal. Nel tunnel, sarà descritto il funzionamento della base e la sua organizzazione. Il bunker vero e proprio non è visitabile in quanto è tutt’ora interdetto al pubblico per motivi di sicurezza.
Rivoli, Forte Wohlgemuth.
A Rivoli Veronese i volontari FAI attendono i visitatori al Forte Wohlgemuth. Costruito tra il 1850 e il 1851 sul monte Castello, domina dall’alto l’anfiteatro morenico di Rivoli e l’accesso alla Val d’Adige. La sua mole bianca lo rende uno degli elementi più riconoscibili del territorio, anche da chi transita velocemente lungo l’autostrada del Brennero. Il forte è parte di un sistema articolato, posto a difesa dell’area di Rivoli e della Chiusa di Ceraino e la sua posizione dominante permette una visione eccezionale della val d’Adige, della piana di Rivoli e del lago di Garda. La visita del forte sarà l’occasione per comprendere meglio l’intero territorio fortificato e vedere un’architettura militare giunta a noi in buono stato di conservazione
Rivoli, Parco Eolico sul monte Mesa.
Sempre a Rivoli, oggetto di visita sarà anche il Parco Eolico situato sul monte Mesa. Il parco eolico è entrato in esercizio nel 2013 e la sua costruzione è caratterizzata da una grande attenzione ai caratteri naturalistici e morfologici dell’area, permettendo il recupero dei prati aridi. Il monte Mesa, strategico del punto di vista geografico, è luogo di scoperte di resti preistorici e di grande importanza naturalistica: i suoi boschi hanno un importante ruolo per la biodiversità, in un’area con molti vigneti, i suoi prati aridi sono rifugio per numerose specie di orchidee selvatiche. La realizzazione dell’impianto eolico è stata l’occasione per realizzare un parco didattico con pannelli informativi che raccontano sia il paesaggio delle energie rinnovabili che le peculiarità tipiche della zona. Attraverso una passeggiata sulle colline verso gli aerogeneratori, dove saranno presenti volontari del FAI, i tecnici dell’azienda e i volontari di Legambiente racconteranno vari aspetti legati agli impianti, alla storia, al paesaggio e all’ambiente del Monte Mesa, e si andrà a scoprire il parco eolico e il suo funzionamento.
Sommacampagna, le chiese del paese.
A Sommacampagna, in collaborazione con il Comune, la delegazione FAI di Verona e gli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Carlo Anti di Villafranca di Verona daranno la possibilità di scoprire le chiese del paese, che sono la testimonianza di una fede che caratterizza storicamente il territorio. Le offerte dei fedeli e i lasciti di ricche famiglie hanno fatto sì che nel tempo gli edifici religiosi si arricchissero di apparati pittorici, campane, organi di gran pregio. Durante le Giornate FAI di Primavera sarà possibile ripercorrere la traccia artistica intrinsecamente legata alla fede. Si apprenderà la storia delle campane delle chiese di Sommacampagna e dei loro fonditori e si scopriranno gli altari e i meravigliosi dipinti che caratterizzano la Chiesa Parrocchiale, quotidianamente frequentata dai fedeli, ma con una storia artistica quasi sconosciuta. I visitatori potranno ammirare la cappella dedicata ai caduti, progettata dall’Ingegnere Ferdinando Forlati nel 1921, con decorazioni liberty; e rimanere incantati dall’organo napoletano della Chiesa di San Rocco e dallo straordinario organo Rieger della parrocchiale.
Povegliano, Villa Balladoro.
In collaborazione con il comune di Povegliano Veronese, infine, sarà possibile scoprire i tesori celtici custoditi a Villa Balladoro. Risalente al Cinquecento, costituisce un vasto complesso architettonico, testimonianza della tradizione delle corti agricole. La casa padronale al centro del complesso, incorniciata da due torri merlate, è affiancata da una cappella gentilizia, da rustici, magazzini per il raccolto, le abitazioni per i lavoranti, porticati, tutti affacciati su una ampia aia. Sul lato opposto, si sviluppa un incantevole parco, ricco di statue e corsi d’acqua, che si intersecavano nell’elegante fontana in marmo bianco che tuttora si erge al centro del vastissimo brolo. In occasione delle Giornate FAI di Primavera verranno per la prima volta presentati al pubblico alcuni reperti provenienti dalle tombe celtiche della necropoli di Povegliano, risalenti ad un periodo compreso tra il II e il I secolo a.C. scoprendo i Celti e il tesoro nascosto del paese.