Innesti musicali e riscritture contemporanee per la nuova stagione di prosa al Teatro Romano di Verona.
Sarà l’Amleto di Paolo Rossi, il 2 e 3 luglio, ad inaugurare la stagione 2021 dell’Estate Teatrale Veronese. Spetta all’attore e regista friulano, infatti, manovrare i fili della messa in scena che farà rivivere sul palco del Teatro Romano il principe di Danimarca che il Bardo dell’Avon ossessionò con sogni di vendetta.
Ma se l’amore, nella tragedia che si consuma alla corte di Elsinore, cede la scena alla follia, esso torna ad essere protagonista l’8 e il 9 luglio nel Sogno di una notte di mezza estate diretto da Giorgio Sangati. Il regista, avvalendosi di un gruppo di giovani attori, cerca infatti di restituire al pubblico tutta la freschezza e l’energia di quell’età piena di slanci e contraddizioni che animano i personaggi della celebre commedia shakespeariana.
Il 12 luglio, invece, a calcare il palco del Romano tornerà l’irresoluto Amleto, questa volta diretto, in un’inedita veste musicale, da Fabrizio Arcuri in The Mistery of Hamlet. A contrappuntare le presunte insanie del giovane principe danese interpretato da Filippo Nigro si succederanno le scene tratte da Hamlet, film muto del 1921, sonorizzato da un quartetto di musicisti provenienti dai gruppi Afterhours, Verdena, Marlene Kunz e Teatro degli Orrori.
Nuovo appuntamento con la commedia il 20 luglio con Le allegre comari di Windsor diretta da Serena Sinigaglia. Tra il musical e il cabaret, la riscrittura di Edoardo Erba innesta sulla composizione shakespeariana brani suonati e cantati dal vivo tratti dal Falstaff di Giuseppe Verdi.
Due noti volti televisivi saranno invece i protagonisti delle due serate del 27 luglio e del 24 agosto. Il primo, accompagnato dal pianista Carlo Guaitoli, sarà Alessandro Preziosi nei panni del geloso “Moro” in Otello – Dalla parte di Cassio mentre il secondo, Giulio Scarpati, presterà volto e voce al testo metateatrale goldoniano Il teatro comico.
Condurre un’indagine sul tema dell’utopia prendendo in prestito una famosa messinscena di Aristofane è invece la sfida raccolta dal progetto Uccelli – un’utopia, in scena il 27 agosto, che si avvale della partecipazione dell’attore Paolo Calabresi.
È ancora il teatro greco, questa volta quello tragico euripideo, ad ispirare lo spettacolo laboratorio prodotto dal Teatro Stabile di Verona per Spazio Teatro Giovani. Diciotto attori, dai 18 ai 25 anni, metteranno in scena il 1° settembre Ifigenia#generazionesacrificio, in una riscrittura dove l’immolazione della principessa argiva si tramuta nel sacrificio di un’intera generazione alle soglie di una guerra senza precedenti.
A chiudere la rassegna, infine, si alterneranno Sonia Bergamasco, che il 7 e l’8 settembre vestirà i panni dell’inascoltata sacerdotessa troiana nel testo Resurrexit Cassandra, ed Ettore Bassi, che il 9 e il 10 del mese riporterà in scena la celebre commedia di Plauto Aulularia nelle vesti dell’avaro Euclion, il personaggio che ispirò, quasi duemila anni dopo, il gretto Arpagone molieriano.