Etichette allarmistiche, il “no” corale dal Vinitaly: “Il vino è cultura, non un pericolo”
Durante il Vinitaly, è emerso che l’80% dei consumatori italiani è contrario all’inserimento di etichette allarmistiche sulle bottiglie di vino. L’indagine, condotta da Coldiretti e Ixe’, ha messo in evidenza che: “Mentre gli italiani non sono favorevoli a etichette che dissuadano dal consumo di vino, la stessa cosa vale anche per la birra, con l’81% di contrari. Diverso è il caso dei superalcolici, dove il numero di oppositori scende al 34%”.
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Il rischio di inserire etichette allarmistiche, secondo Coldiretti, potrebbe mettere in difficoltà il settore del vino, che nel 2024 ha segnato un record con esportazioni per 8,1 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto all’anno precedente. Il vino italiano, che rappresenta il 40% delle esportazioni nell’Ue, sarebbe “penalizzato da campagne che disincentivano anche il consumo moderato”. Coldiretti chiede quindi alla Commissione Europea di “abbandonare l’idea di inserire etichette allarmistiche, soprattutto considerando che l’Ue ha recentemente annunciato un piano per sostenere il settore vitivinicolo”.
“La proposta di etichette allarmistiche potrebbe danneggiare il commercio di vino in un periodo già difficile, segnato da dazi e altre problematiche economiche”.