Ecco le statistiche sulle imprese dei comuni veronesi: a Malcesine il più alto tasso di alberghi, Ferrara di Monte Baldo è il comune “rosa”.
Ferrara di Monte Baldo comune rosa con il più elevato tasso di imprese femminili (35,1% – la media riferita all’intero territorio veronese è pari al 20,5%), Vestenanova quello con la più alta incidenza di imprese under 35 (13,9%, contro una media provinciale del 7,7%), seguito da Velo Veronese (13,1%) e Cerro Veronese (11,3%): sono alcune curiosità che emergono dall’analisi dei dati statistici sulle imprese dei 98 comuni veronesi, aggiornati al 31 dicembre 2022, elaborati dal Servizio studi e ricerca della Camera di commercio di Verona.
Le schede comunali sono pubblicate sul sito https://www.vr.camcom.it/content/statistiche-comunali (sezione “Studi e informazione economica”)-
I dati: artigianato, commercio e agricoltura.
Il comune con la più alta percentuale di imprese artigiane sul totale delle attività economiche è Concamarise (44,9%, mentre per la provincia il dato scende al 25,1%), seguito da Cerro Veronese (40,9%) e Boschi Sant’Anna (36,7%).
A Nogara, San Bonifacio e Verona si registrano le percentuali più elevate di imprese straniere (UE ed extra-UE) sul totale delle attività: per il primo comune si registra una quota pari a 21,0%, a San Bonifacio l’imprenditoria straniera rappresenta il 17,8%, e nel capoluogo il 17,4% (il dato medio provinciale è pari a 12,5%).
Verona, con 132,7 imprese per kmq, registra la più alta concentrazione territoriale di attività economiche, seguita da San Giovanni Lupatoto (125,6) e Castel d’Azzano (94,4). Con 221,2 imprese ogni mille abitanti, Affi è il comune che presenta la più spiccata vocazione imprenditoriale, seguito da Velo Veronese (204,6).
Se a livello provinciale l’agricoltura incide per il 15,9%, troviamo ben nove comuni in cui la quota supera il 50%: San Mauro di Saline, Mezzane di Sotto, Montecchia di Crosara, Cazzano di Tramigna, Velo Veronese, Roncà, Marano di Valpolicella, Terrazzo, e Brentino Belluno.
Nel commercio, che mediamente a livello provinciale pesa per il 20,0%, al primo posto per incidenza di imprese sul totale troviamo Sanguinetto, seguito da Castel d’Azzano, Nogara, Villafranca di Verona e Casaleone.
Il maggior numero di imprese a Verona e Villafranca.
Nei comuni del Baldo-Garda il contributo delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione al sistema imprenditoriale locale è rilevante: a Malcesine si arriva al 36,9%, contro una media provinciale del 7,5%. Seguono Brenzone sul Garda, Ferrara di Monte Baldo, Torri del Benaco, Lazise, Garda e Bardolino. I comuni con i più alti tassi di presenza di attività manifatturiere sono Concamarise (27,6%) e Dolcè (22,5%), mentre Cerro Veronese (26,3%), Roverè Veronese (25,0%) e Caprino V.se (23,4%) hanno la più elevata concentrazione di imprese nel settore delle costruzioni.
I servizi alle imprese e alla persona, che a livello provinciale incidono per il 28,7%, si concentrano maggiormente a Verona (39,4%), a San Giovanni Lupatoto (36,6%) e ad Affi (35,0%).
In termini assoluti, dopo Verona (26.396 imprese al 31 dicembre 2022), il maggior numero di imprese è localizzato a Villafranca (3.174), San Bonifacio (2.494), Legnago (2.488) e San Giovanni Lupatoto (2.388).
Concamarise (+3,3%), Trevenzuolo (+3,2%) e San Zeno di Montagna (+2,9%) sono i comuni che hanno registrato la miglior performance in termini di crescita dello stock di imprese su base annua (la media provinciale è negativa: -1,9%). A livello provinciale, non conteggiando la cancellazione d’ufficio di un consistente numero di posizioni (2.939) di imprese non più operative, il saldo tra iscrizioni e cessazioni risulta positivo (+495 unità): in testa alla classifica troviamo Verona (+215 imprese) seguito da Sant’Ambrogio (+38) e da Legnago e Peschiera del Garda (entrambi con +37 unità).