Collettore del Garda, pronto il bando di gara.
Presentato il progetto definitivo per il maxi intervento di riqualificazione del valore di 8 milioni di euro, del collettore del lago di Garda (primo lotto) che convoglia le acque reflue dei Comuni sia della sponda veronese che bresciana, verso l’impianto di depurazione di Peschiera, ormai obsoleto. Il 26 aprile alle 10.30 alla Loggia di Frà Giocondo nel Palazzo Scaligero, si è svolta la presentazione del bando di gara per l’affidamento della prima tranche del nuovo collettore del Garda tra Lazise e Castelnuovo, il più consistente intervento degli ultimi 40 anni.
Sono intervenuti Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie nonché presidente della comunità del Garda bresciana, Manuel Scalzotto presidente della Provincia di Verona, Alessia Rotta presidente della Commissione ambiente e lavori pubblici della Camera, Elisa De Berti vicepresidente con delega ai Lavori ubblici della Regione del Veneto, Angelo Cresco presidente di Azienda gardesana servizi committente dell’opera, Giovanni Dal Cero presidente Ats, Garda Ambiente l’associazione creata dalla comunità del Garda e Carlo Alberto Voi direttore generale di Azienda gardesana servizi.
La conferenza stampa segna l’inizio di una nuova era per lo sviluppo urbanistico del territorio gardesano che ha indubbiamente una forte vocazione turistica. Un punto di svolta sostenuto dal Consiglio di Bacino Ato Veronese presieduto da Luciano Franchini, che con Aps forma la cabina di regia di un progetto unico, con un obiettivo unico: l’eliminazione di tutte le condotte del lago e la nascita di una nuova infrastruttura. I lavori inizieranno in ottobre e il tratto interessato parte da Villa Bagatta a Lazise e arriva in località ‘I Ronchi’ tra Castelnuovo del Garda e Peschiera.
“Per arrivare fin qui abbiamo superato la pandemia, gli ostacoli le e trappole della burocrazia e oggi siamo in grado di portare a compimento – rivela Cresco -, l’intero collettore del Garda che non è solo un’infrastruttura complessa, ma il più importante intervento che verrà effettuato nella provincia di Verona, nel Veneto e in Italia”
Però c’è ancora un piano da completare, come sottolinea Cresco: “La nostra mission e quella di rendere il Garda il lago più pulito d’Europa. Per ora partono i lavori sulla nostra sponda, e mi auguro che a breve si uniscano gli amici bresciani, attualmente distratti da dubbi e polemiche che rischiano di ritardare la realizzazione dell’opera – conclude il presidente di Ags -. Se vogliamo che il nostro obiettivo non si aggiunga alle molte opere incompiute del nostro Paese, dobbiamo mirare alla conquista del Recovery Plan di cui abbiamo bisogno”.
“Sono convinta – interviene il ministro Gelmini -, che anche in ambito Bresciano si addivenga presto a una scelta e quindi ci si possa poi interrogare sulla possibilità di accedere al Recovery Plan – e precisa -. Non faccio promesse. Però oggi il premier Draghi sarà in aula a Montecitorio per illustrare alle camere il Recovery fund”.