Produzione di mele e pere: “Prospettive per la prossima stagione positive, ma settore dovrà essere pronto ad affrontare diverse sfide”.
Annata con segno positivo per le produzioni veronesi di mele e pere: tornano infatti a un livello regolare rispetto al 2021, segnato dalle gelate tardive. In crescita nella provincia di Verona del +47% le produzioni di mele (a 172.457 tonnellate, in Veneto sono 215.571) e di + 580% le produzioni di pere (21.025 tonnellate, 45.708 in Veneto). Ma Verona registra anche un calo delle superfici coltivate a pere rispetto al 2021.
Le stime di produzioni delle colture a livello locale, ma anche nazionale ed europeo, sono state diffuse durante l’incontro “Mele e pere 2022. Previsioni produttive e situazioni di mercato” organizzato da Coldiretti Verona in collaborazione con il Comune di Zevio al parco della Rimembranza al castello di Zevio, a cui hanno partecipato numerosi produttori e addetti al settore.
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Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona, ha detto: “Le prospettive per la prossima stagione sono positive dopo un 2021 che ha registrato danni elevatissimi da gelo. Il settore dovrà, tuttavia, essere preparato ad affrontarne diverse sfide, tra cui un aumento significativo dei costi che incidono sulla competitività del settore, cambiamenti climatici sempre più evidenti come la siccità di quest’anno, problemi logistici, inflazione e difficoltà a reperire i lavoratori stagionali, con l’obiettivo di aumentare i consumi grazie alla qualità dei prodotti di stagione”.
La produzione di mele nel resto d’Italia e nel mondo.
Per l’Italia si stima una produzione di mele totale di 2.150.221 di tonnellate, superiore del 5% rispetto a quella dello scorso anno. Per quanto riguarda le singole regioni, calano leggermente Alto Adige (-3%) e Trentino (-1%), mentre crescono tutte le altre regioni, tornando a livelli paragonabili a quelli degli anni passati. La produzione biologica nel nostro Paese fa segnare un nuovo record, sfiorando le 200mila tonnellate (+4% rispetto al 2021), pari a più del 9% dell’offerta totale.
A livello europeo, le mele, da un punto di vista produttivo, saranno in aumento dell’1% rispetto alla scorsa stagione. Le tonnellate di raccolto previsto ammontano a 12.168.000, poco più di 100mila in più rispetto all’scorso anno. A subire i cali maggiori l’Ungheria (-33%) e la Spagna (-23%). Tra i Paesi in cui invece aumenta la produzione aumenta ci sono Danimarca (+33%), Austria (+23%),
In negativo le superfici produttive delle pere.
Sul fronte delle pere, la direttrice del C.S.O di Ferrara. Elisa Macchi, ha illustrato le previsioni per il 2022. La produzione nazionale si stima su 473.690 tonnellate, + 135% rispetto all’anno scorso ma in calo del -20% rispetto al 2020: “Dopo un’annata 2021 deficitaria, in cui l’impatto delle gelate era risultato disastroso tanto da portare la produzione sui livelli ai minimi storici, quest’anno la situazione appare nettamente migliore. Dopo una buona fioritura ed un’allegagione regolare, alcune varietà hanno subito una forte cascola che ha avuto impatti in alcune aree soprattutto sulla produzione degli impianti più giovani. L’andamento delle superfici produttive di pere continua ad essere negativo”.
Le superfici in produzione pere Italia quest’anno sono in calo del -5% sul 2021; anche nella provincia veronese le superfici coltivate calano -5% rispetto all’anno precedente soprattutto per le varietà Conference, stabile William e quasi costante Abate Fetel. A livello europeo, le previsioni produttive del 2022 sono di 2.077.000 tonnellate di pere, +20% sul 2020.