Vino: Coldiretti pronta a scendere in piazza contro le etichette allarmistiche e le tasse maggiorate.
Coldiretti e Filiera Italia sono pronti a scendere in piazza contro le proposte dell’Unione Europea di mettere etichette allarmistiche sul vino e di aumentare le tasse. Queste misure, contenute nel Piano europeo di lotta contro il cancro, sono considerate dannose per i 240 mila viticoltori italiani e per l’intero settore, che dà lavoro a 1,3 milioni di persone. Secondo Coldiretti “queste etichette ideologiche non hanno basi scientifiche e rischiano di danneggiare un settore fondamentale per l’economia italiana, che vale quasi 14 miliardi di euro“.
In particolare, il presidente di Coldiretti Verona, Alex Vantini, ha sottolineato l’importanza del vino come “parte della cultura e dell’identità del territorio“, evidenziando anche l’importante ruolo dell’export. Coldiretti chiede quindi che l’Unione Europea elimini queste misure, che potrebbero causare danni economici e sociali, e che tuteli invece il settore vitivinicolo italiano.
Coldiretti e Filiera Italia hanno scritto una lettera (iniziative analoghe sono state intraprese da Eat Europe e Farm Europe) al presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, ai commissari alla Coesione e riforme, Raffaele Fitto, all’Agricoltura Cristophe Hansen e alla Salute Olivér Várhelyi, per “respingere l’inaccettabile proposta dell’esecutivo comunitario di apporre delle scritte sulle bottiglie per scoraggiare i consumi, oltre ad aumentare la tassazione“.
Si tratta delle proposte contenute nel Documento di lavoro dei servizi della Commissione (Staff Working Document) pubblicato il 4 febbraio dalla Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare (Dg Sante) della Commissione Europea, in preparazione della revisione del Piano europeo di lotta contro il cancro.