Dazi Usa, “congelati” i vini della Valpolicella: restano bloccati nelle cantine

In attesa di capirne di più sui dazi Usa, ordini “congelati” per i vini della Valpolicella, che restano bloccati nelle cantine.

Questione dazi, i vini della Valpolicella sono pronti per la spedizione oltreoceano, ma restano bloccati nelle cantine in attesa di sviluppi. Il motivo? L’incertezza legata ai possibili dazi del 200% annunciati da Donald Trump sull’importazione di vini europei negli Stati Uniti. Gli importatori, temendo un drastico aumento dei prezzi, hanno congelato gli ordini per evitare perdite economiche.

“Gli ordini dagli Usa di gennaio e febbraio, in vista del Vinitaly, sono quasi tutti fermi”, conferma ad Ansa Piergiovanni Ferrarese, membro della giunta di Confagricoltura Verona e presidente nazionale della sezione vino dei Giovani di Confagricoltura. “Le cantine della Valpolicella hanno già preparato ed etichettato le bottiglie per l’export, ma senza certezze sui dazi, gli importatori preferiscono non procedere”.

Se i dazi venissero confermati al 200%, a risentirne maggiormente sarebbero i vini entry level come Valpolicella Classico e Superiore, seguiti dal Ripasso. L’Amarone, destinato a una fascia alta di consumatori, potrebbe subire un impatto minore. Ma visto che gli ordini sono spesso misti e comprendono diverse tipologie di vino, l’intero mercato rischia di restare paralizzato.

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