Sono diversi i prodotti che il mondo bancario mette a disposizione dei clienti privati; tra i principali si ricordano il mutuo casa, il prestito personale (disponibile sotto varie forme), il conto corrente e il conto deposito. Quest’ultimo ha conosciuto una crescente diffusione negli ultimi anni e può quindi essere interessante scoprirne le caratteristiche e le finalità.
Cos’è un conto deposito?
Un conto deposito è una forma di conto bancario che ha finalità di risparmio e, come tale, rientra anche tra i prodotti di investimento. La sua caratteristica principale è quella di prevedere un tasso di interesse attivo che può essere più o meno elevato a seconda del prodotto proposto.
Altra sua caratteristica è quella di avere un’operatività limitata; di fatto esso prevede soltanto le operazioni di prelievo e di deposito e per effettuarle il conto di deposito deve essere collegato a un conto corrente che funge da “conto di appoggio”.
Come si apre un conto deposito?
I privati maggiorenni che abbiano la residenza italiana possono aprire un conto deposito online tramite una comoda procedura a distanza che richiede pochi passaggi in cui si forniscono alcune informazioni personali (dati anagrafici, residenza, indirizzo ecc.) e documenti (carta d’identità, tessera sanitaria/codice fiscale ecc.).
In alternativa è possibile aprire il conto recandosi presso una filiale della banca.
Le condizioni contrattuali possono prevedere un importo minimo di versamento per poter aprire un conto deposito così come possono essere altresì previsti limiti massimi. Ovviamente, nulla vieta di aprire più conti deposito.
Conto deposito: liberi o vincolati?
La principale suddivisione dei conti deposito è quella che li distingue tra liberi e vincolati.
Il conto deposito libero offre la possibilità al titolare di movimentare le somme a sua discrezione, a seconda delle sue necessità, mentre nel caso del conto deposito vincolato è previsto un vincolo temporale durante il quale il cliente non può movimentare il denaro.
Il conto vincolato è quindi meno flessibile, d’altro canto questa perdita di flessibilità viene compensata da una remuneratività maggiore: i conti vincolati infatti offrono un tasso di interesse attivo più elevato.
La scelta fra conto libero e vincolato dipende esclusivamente dalle necessità e dalle preferenze del cliente. Per quanto riguarda la durata del vincolo, si va da pochi mesi ad alcuni anni.
Il tasso attivo del conto deposito
Ogni banca ha le proprie specifiche proposte e quindi il tasso attivo può variare tra un prodotto e l’altro. Di norma viene indicato il tasso attivo lordo. Per valutare la remuneratività effettiva è quindi necessario tenere conto della ritenuta fiscale del 26% prevista dalla legge. In altri termini: un tasso lordo, ad esempio, del 3,50% corrisponde a un tasso netto del 2,59%.
Un’altra spesa da considerare è l’imposta di bollo il cui calcolo viene effettuato in misura proporzionale pari al 2 per mille. Attualmente la legge prevede un tasso massimo di applicazione sui soggetti diversi dalle persone fisiche (14.000 euro), mentre non è previsto alcun limite se il titolare del conto deposito è un privato.
I conti deposito sono garantiti?
Sui conti deposito è prevista una garanzia fino a 100.000 per depositante; tale garanzia è prestata dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD); è un sistema che diventa operativo nel caso di liquidazione coatta amministrativa di una banca aderente. Prima di aprire un conto deposito, quindi, è opportuno verificare che l’istituto bancario aderisca a tale fondo.
È opportuno precisare che se si hanno più conti deposito presso una stessa banca, essi saranno cumulati e sull’importo totale sarà applicato il limite di garanzia previsto per legge.