Colorificio Casati, avviate le procedure di licenziamento per 14 lavoratori.
Poco meno di un anno fa l’incendio che è costato la vita a operaio, ora il rischio di licenziamento per 14 lavoratori del colorificio Casati di via Valpantena, a Poiano. Era il primo marzo quando un rogo nel reparto smalti portò alla tragica fine di un lavoratore esperto, il 57enne Graziano Dal Corso, che da 35 anni era impiegato in azienda.
Una vicenda tragica che scosse non solo i colleghi di lavoro ma tutta Verona. Ora, quasi dodici mesi dopo, l’annuncio dei vertici aziendali che porterebbe alla chiusura dell’intero reparto, a causa di “complicazioni burocratiche” e dell’aumento dei costi di produzione. E che avrebbe come conseguenza il licenziamento di 14 lavoratori. Dalla direzione del colorificio Casati è infatti arrivata ai rappresentanti dei lavoratori la comunicazione dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo per 14 dipendenti della sede di Poiano.
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Una decisione che ha sollevato le immediate rimostranze da parte delle organizzazioni sindacali, e che Gianni Morandini, della Filctem Cgil Verona, definisce “non condivisa e inaccettabile, anche alla luce delle rassicurazioni sulla ripresa lavorativa dell’intero stabilimento fatte ai lavoratori all’indomani dell’incendio”. Le rappresentanze sindacali si dichiarano in ogni caso disponibili a partecipare al tavolo di confronto, con il preciso obiettivo di scongiurare i 14 licenziamenti. Morandini conclude con un appello: “Questo è il momento che anche le istituzioni si facciano sentire”.