Confagricoltura Verona fai la conta dei danni dopo il clima invernale fuori stagione di questi ultimi giorni.
Clima invernale fuori stagione, l’agricoltura veronese conta i danni. Il meteo quasi invernale degli ultimi giorni, che ha riportato la neve ad alte quote, ha infatti causato parecchia preoccupazione tra gli agricoltori, dato che le temperature nelle campagne sono scese sotto zero, accompagnate da abbondanti piogge.
Nella notte tra il 20 e il 21 aprile, nel Basso Veronese, si sono toccati -2,5 gradi, con danni registrati sugli alberi in fiore o con i frutti in crescita. Segni e crepe si sono visti, in particolar modo, su albicocche e pesche.
“Sicuramente del danno da freddo c’è stato su kiwi, drupacee e vigneti – sottolinea Francesca Aldegheri, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Verona -. Il freddo ha colpito a macchia di leopardo, non parti estese, ma le conseguenze del gelo ci sono e sono ben visibili, aggravate dall’accoppiata con la pioggia. E non è finita, perché è prevista un’altra notte di gelo la settimana prossima. Segno evidente che il clima sta cambiando e si sta estremizzando: eventi come questo una volta erano rari, mentre ora stanno diventando una consuetudine annuale. Inoltre si verificano sempre più tardi, dato che siamo alla fine di aprile e solitamente in questo periodo i pericoli sono scongiurati”.
L’anno scorso le gelate erano arrivate, infatti, il 7 aprile, colpendo le piante in piena fioritura. I danni c’erano stati anche se non gravi come qualche anno prima, quando le temperature erano arrivate fino a 8 gradi sottozero. Quest’anno l’ondata di gelo fa particolarmente paura in quanto fino a qualche settimana fa si erano susseguite giornate con un clima tipicamente estivo, che aveva accelerato la fioritura delle piante. “Al momento è difficile quantificare le perdite – dice Aldegheri -, perché gli effetti si vedranno con la crescita dei frutti. E i danni potrebbero essere non solo quantitativi, ma anche qualitativi, con una conseguente diminuzione del valore”.
Anche le orticole, intanto, stanno incontrando difficoltà. A causa del freddo molti impianti delle varietà precoci del pomodoro non sono stati realizzati. Per quanto riguarda i seminativi, procedono a rilento le semine del mais e del sorgo a causa dei terreni inzuppati di pioggia, che impediscono l’ingresso in campo.