Verona, per gli agriturismi poche le prenotazioni per l’estate.
Negli agriturismi veneti le richieste di prenotazioni sono meno della metà rispetto all’estate 2020, anche se negli ultimi dieci giorni sono in aumento. È soprattutto il mese di giugno a soffrire di più, con l’assenza di prenotazioni da parte degli stranieri e della clientela italiana da fuori regione, mentre in luglio e agosto molte sono le cancellazioni da clienti italiani.
È la fotografia di un sondaggio di Agriturist Veneto, l’associazione degli agriturismi di Confagricoltura, effettuata sulle strutture agrituristiche delle sette province regionali. Dai dati emerge che in giugno le prenotazioni sono molto poche e riguardano quasi esclusivamente clienti italiani (95%) provenienti da zone limitrofe (turismo regionale). Da metà luglio a fine agosto a prenotare sono quasi esclusivamente ospiti stranieri (90%) per lo più provenienti da Germania, Austria, Olanda e Francia. Vengono preferiti gli appartamenti alle camere, per motivi di sicurezza legata al distanziamento sociale. A chiamare sono soprattutto clienti affezionati, che chiedono degustazioni di prodotti tipici e ristorazione in loco, oltre a tour, passeggiate e attività per bambini.
Alessandro Tebaldi, presidente di Agriturist Verona e titolare dell’agriturismo Corte Attilea sul Mincio: “Nelle ultime settimane qualcosa si è mosso, soprattutto per quanto riguarda agosto. Ma per quanto riguarda giugno siamo a zero e anche luglio per ora langue, perché le prenotazioni partono dalla fine del mese. Per chi lavora con turisti stranieri, come la mia struttura, non ci sono richieste in quanto la situazione è ancora molto incerta. L’ultimo dpcm ha confermato fino al 31 luglio una serie di limitazioni o prescrizioni per i turisti che vogliono venire in vacanza in Italia, come l’isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria per gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia e il Giappone e la certificazione verde per i Paesi del Nord ed Est Europa. Naturalmente questo rappresenta un freno per chi arriva dall’estero. Un po’ meglio stanno gli agriturismi che lavorano con la ristorazione, anche con la prospettiva della ripresa dell’agriwedding e delle altre cerimonie in giugno, oppure quanti intercettano il turismo dei soggiorni brevi legati a particolari iniziative o manifestazioni, che stanno ripartendo”.
Chi invece ha ristorazione sta ripartendo, anche se in maggio il meteo non è stato favorevole. “Abbiamo avuto problemi con la pioggia, con la difficoltà di gestire gli ospiti all’aperto – spiega Giovanni Ederle, dell’agriturismo San Mattia -. Ma, nonostante il coprifuoco delle 22, abbiamo lavorato bene sia a pranzo che nel pomeriggio con gli aperitivi, pur con la difficoltà di organizzarci perché la gente cambia abitudini ogni settimana in base alle normative e all’andamento dei contagi e dei vaccini. Diciamo che dalle prenotazioni last minute siamo passati a quelle last second: bisogna adattarsi e improvvisare, modificando i programmi. Per quanto riguarda l’alloggio, da alcuni giorni cominciamo a percepire più movimento e buonumore: cominciano le prime prenotazioni, legate alla riapertura delle fiere e all’estate di spettacoli in Arena. Si tratta di soggiorni brevi per quanto riguarda le camere, mentre per gli appartamenti ci sono pernottamenti anche per quattro o cinque notti”.