Teatro a Verona, Pasolini al Camploy.
‘Vita, morte e miracoli. Pasolini il poeta’ è la nuova produzione di Ersiliadanza che va in scena al Teatro Camploy sabato 17 dicembre per un omaggio al grande poeta nel centenario della sua nascita.
Il nuovo lavoro della compagnia veronese, che sarà presentato in prima nazionale, racconta le visioni lucide del poeta attraverso la danza. Pierpaolo Pasolini, negli anni 60/70, riteneva che solo una riabilitazione del passato e in particolare della civiltà contadina, con i suoi valori, poteva rappresentare un superamento dell’impasse nella quale veniva a trovarsi la società borghese del suo tempo, alienata dall’industrializzazione esasperata fine a se stessa e dal consumismo capitalista. Vita Morte e Miracoli vuole trovare, tra i ruderi e le rovine tanto presenti nelle parole di Pasolini, quella nota leggera che ci lascia intravedere la luce che c’è oltre, che sa di miracolo.
“Mezzo secolo più tardi, a 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, riconosciamo che la sua denuncia e il suo disorientamento ci appartengono ancora – spiega Laura Corradi, coreografa e regista, ‘e che il malessere per un situazione che non vogliamo sia destinata alla deriva è lo stesso che percepiamo oggi”. E aggiunge: “In questo nuovo lavoro vogliamo farci attraversare dal linguaggio poetico di Pasolini, ritrovare la tenerezza e l’asprezza delle sue parole, il suo coraggio nel non essere mai allineato, la sua solitudine, il suo amore per la purezza delle persone semplici. La poesia è come una nebbia leggera scontorna ogni cosa, rende tutti più belli, come la luce di una candela”.
Progetto, coreografia e regia di Laura Corradi, creato con Tommaso Cera, Carlotta Plebs, Danilo Smedile, Midori Watanabe; assistente sala/montaggio sonoro Midori Watanabe; luci e allestimento scenico Alberta Finocchiaro; ufficio amministrativo Anna Chiara Peloso; costumi Gabriele Coletti; foto Caterina Parona.