Verona, omaggio a Salgari con l’attore Kabir Bedi.
La biblioteca civica di Verona sarà intitolata allo scrittore Emilio Salgari. La proposta arriva dal sindaco Federico Sboarina, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente le finalità divulgative del luogo e il suo legame con gli autori autoctoni.
L’idea è nata dalla presenza in città di Kabir Bedi, il Sandokan per eccellenza, che durante la sua visita è diventato testimonial d’eccezione della biblioteca. Si è colta quindi l’opportunità per rimarcare il legame tra Verona e Salgari, di cui Sandokan è stato uno dei più famosi personaggi dei suoi romanzi d’avventura.
Emilio Salgari e il suo legame con la città.
Emilio Salgari visse per i primi trent’anni fra Verona e la Valpolicella. Nacque infatti a Verona nel 1862, 160 anni fa. Per celebrare questa ricorrenza, la biblioteca civica organizzerà a fine aprile una mostra e parteciperà alla riedizione del primo racconto di Salgari, I Selvaggi della Papuasia, scritto a vent’anni e pubblicato a puntate su un settimanale milanese. Giornalista e scrittore molto prolifico con più di 100 romanzi di avventura, Salgari trovò all’inizio della sua carriera proprio nelle grandi sale della biblioteca veronese le informazioni geografiche e storiche sui paesi lontani che intendeva descrivere.
All’ingresso della biblioteca sono situate le teche che custodiscono la copia del giornale La Nuova Arena del 16 ottobre 1883, dove era stata pubblicata la prima puntata de La Tigre della Malesia, così come la prima copia stampata del libro.
“Sandokan” a Verona.
Per Kabir Bedi, che era già stato in passato a Verona come ospite dell’attore Angelo Infanti e per assistere ad un concerto di Al Bano e Romina in Arena, è stata l’occasione di presentare l’autobiografia “Storie che vi devo raccontare. La mia avventura umana”.
“Questo momento è la somma di una serie di fattori che si ritrovano insieme – ha detto Sboarina -. Il ricordo di un grande scrittore veronese come è stato Emilio Salgari, a 160 anni dalla sua nascita, l’intitolazione a lui della nostra biblioteca e l’emozione di vedere tra di noi l’attore che ha fatto la nostra storia. Sono sicuro che tante persone, così come anch’io, siano cresciute con Sandokan. Va inoltre ringraziato Kabir Bedi per l’apprezzamento verso la nostra città, per la bellezza, l’accoglienza e dove si torna volentieri”.