Dalla prossima settimana il Veneto torna zona arancione.
La conferma arriva dal governatore Luca Zaia nel corso del consueto punto stampa: “Ho parlato con il ministro Speranza – annuncia Zaia – salvo sorprese dalla settimana prossima il Veneto tornerà in arancione. Resta solo da stabilire se da martedì o da mercoledì. Dovremmo iniziare mercoledì, ma proviamo a vedere se possiamo anticipare di un giorno. Male che vada lo saremo dalle ore 24 di martedì”.
Capitolo scuole: aperte quindi da dopo Pasqua, per la precisione da mercoledì, fino alla terza media, parzialmente aperte alle superiori (al 50% in didattica a distanza e al 50% in presenza) fino al 30 aprile. “Ma occhio che potremmo tornare rossi se i numeri peggiorano ancora. Di sicuro fino al 30 aprile al massimo saremo arancioni. Gialli non si può. Ma i vaccini funzionano, tanto è vero che la fascia più colpita attualmente è quella 45-64 anni, segno che dove abbiamo vaccinato va meglio. Il problema è che oggi abbiamo fatto 10mila vaccini in meno perchè li avevamo finiti. Potremmo farne 40mila al giorno, ma ne potremo fare 20mila, in media. Ne avremo a disposizione circa 150mila a settimana”.
Una scelta, quella di riportare il Veneto in zona arancione, che è supportata dai numeri: nelle ultime 24 ore, in Veneto, si sono registrati 1.567 nuovi casi di positività al Coronavirus. “Si vede la luce in fondo al tunnel. Considerando i 39.925 tamponi molecolari effettuati – ha sottolineato Zaia -, si tratta di un’incidenza alla positività pari al 3,92%”. I veneti attualmente positivi in isolamento sono 37.999. Attualmente, in Veneto, sono ricoverati 2.230 pazienti a causa del Coronavirus, 12 in meno rispetto alla giornata di ieri.
“Nello specifico – ha sottolineato Zaia -, in area non critica sono presenti 1.931 pazienti (-13) mentre in terapia intensiva vi sono 299 pazienti (+1)”. Nelle ultime 24 ore si sono verificati 29 decessi.