Verona, identificati i due giovani protagonisti della violenta rissa in piazza Arditi.
Sono stati identificati entrambi dai poliziotti delle Volanti i ragazzi originari del Marocco protagonisti della rissa verificatasi giovedì 8 a ridosso del centro, in piazza Arditi. A segnalare la furiosa lite è stato un loro concittadino che ha assistito alla scena e intorno alle 16.15 ha chiesto aiuto alla polizia.
Di lì a pochi minuti, gli agenti hanno raggiunto il luogo dell’aggressione e hanno intercettato uno dei due giovani coinvolti – un ventiquattrenne nato in Marocco, incensurato e regolarmente identificato tramite carta d’identità elettronica italiana – trovato a torso nudo, in evidente stato di agitazione e visibilmente ferito sulle mani, sul volto e sulla schiena. Il ragazzo, senza opporre resistenza, ha subito dichiarato di essere stato colpito con un fendente da un uomo di cui ha fornito la descrizione indicando, altresì, la direzione verso la quale questo si era allontanato.
Identificato anche il secondo soggetto.
In quello stesso frangente di tempo, mentre i poliziotti di una delle pattuglie intervenute attendevano l’arrivo dell’ambulanza, gli agenti della Centrale Operativa della Questura sono riusciti, visionando le immagini delle telecamere comunali posizionate in vicolo Volto San Luca, a ricostruire alcuni frangenti dell’aggressione in cui si distinguevano chiaramente il ventiquattrenne identificato, un altro giovane la cui descrizione corrispondeva perfettamente a quella fornita dal ragazzo ferito e un terzo soggetto, intervenuto nel tentativo di sedare la lite tra i due.
Dopo soli 15 minuti, gli operatori delle Volanti – che avevano esteso le ricerche fino a raggiungere corso Porta Nuova, la Stazione, via Guglielmo Marconi, via Daniele Manin, piazza Pradaval e piazza Renato Simoni – hanno riconosciuto, percorrendo vicolo Carmelitani Scalzi, il secondo ragazzo implicato, gravemente ferito alla testa. Il giovane – ventiquattrenne, nato in Marocco e pregiudicato per reati di varia natura – ha dichiarato di essere stato aggredito da un suo coetaneo con un posacenere e di essere stato, dunque, costretto, per difendersi, ad accoltellare l’avversario con la lama di un taglierino del quale si era poi disfatto.
Le accuse a vicenda.
Entrambi i ragazzi – che dopo le cure prestate dal personale sanitario, mentre venivano accompagnati presso gli Uffici di Lungadige Galtarossa, si sono accusati a vicenda senza fornire indicazioni sul motivo che aveva fatto scaturire la lite – sono stati denunciati per il reato di lesioni aggravate. Uno di loro – il primo ad essere stato identificato – è stato, inoltre, sanzionato amministrativamente in quanto trovato in possesso di una modica quantità di hashish. Nessun altro provvedimento è stato adottato dalla Questura nei confronti dell’altro ragazzo che, sebbene censurato, è risultato essere titolare di Richiesta di Protezione Internazionale rilasciata dalla Questura di Trento proprio ieri.